
Per i primi, la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (articolo 14) stabilisce che tutti hanno diritto di chiedere protezione internazionale se minacciati da persecuzioni in altri Paesi. La Convenzione di Ginevra del 1951 protegge dal rischio di essere rimpatriati in tali stati. Come previsto dall’articolo 10 della nostra Costituzione, si tratta di una tutela che il governo garantisce a coloro i quali sia impedito di esercitare nel proprio paese tutti i diritti e le libertà di cui si gode in Italia.
Per loro, così come per chi è alla ricerca di una vita migliore, la mancanza di opportunità di ingresso e lavoro legale fa sì che siano spinti spesso nelle mani di trafficanti che li sequestrano, sottopongono a violenze, abusi e torture. Dal 2014 sono circa 25.000 le persone morte tentando di attraversare il Mediterraneo.
Le attuali politiche italiane ed europee sulla migrazione continuano a concentrarsi sulla sicurezza, sulla detenzione illegale e sulla deportazione, mostrando una mancanza di volontà politica generalizzata nel trovare vie sicure e legali per l’ingresso nel nostro Paese.
I media presentano spesso questo tema in chiave di invasione, provocando paura e ostilità nel pubblico, con la politica pronta ad approfittarne per fini elettorali. Per questo il nostro approccio al tema è multidisciplinare. Con il nostro progetto Open Migration sosteniamo l’advocacy sui diritti dei rifugiati con la pubblicazione di ricerca e informazione basata sui dati, reportage, editoriali di esperti e interviste. Confutiamo stereotipi e luoghi comuni che ruotano attorno a questo tema con dati in tempo reale e un fact-checking costante, contribuendo a favorire un dibattito informato per politiche più efficaci e rispettose della dignità e dei diritti delle persone. Raccontiamo storie di persone che hanno dovuto lasciare la propria terra e, spesso, le proprie famiglie per costruire un futuro possibile.
Con Buchi Neri raccontiamo il sistema della detenzione amministrativa delle persone straniere, di quanto questo, a fronte degli alti costi, della violazione dei diritti, costituisca anche un modo inefficace di gestire la questione. Portando avanti anche una proposta che, basata su alternative non coercitive, rappresenta un approccio valido. Cerchiamo il dialogo con i media per cambiare la narrativa sulla crisi migratoria e organizziamo incontri come The 19 Million Project e Cities for all per ragionare su soluzioni dignitose e sostenibili, formando anche persone attraverso la nostra Media Academy e il nostro Narrative Lab.
Con il Centro diritti costituzionali forniamo gratuitamente informazioni a queste persone, usando il contenzioso strategico per assicurare che i loro diritti fondamentali siano rispettati.

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