Stop Border Violence. Una ICE contro le torture ai confini dell’Europa.

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I confini, pensati per delimitare territori e regolare il movimento di persone e merci, diventano spesso luoghi di abusi sui diritti umani e violenza. Dal confine tra Stati Uniti e Messico alle frontiere esterne dell’Unione Europea, innumerevoli individui affrontano maltrattamenti, discriminazioni e persino la morte nel tentativo di attraversarli.

In risposta a ingiustizie come queste nasce l’iniziativa “Stop Border Violence”, impegnata nella difesa dei diritti delle persone migranti e rifugiate alle frontiere d’Europa.

Stop Border Violence è un’iniziativa dei cittadini europei (ICE).
L’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE) è un importante strumento di democrazia partecipativa a disposizione dei cittadini europei (almeno un milione di cittadini provenienti da un quarto degli Stati membri dell’UE) per avere più voce in capitolo nella definizione delle politiche dell’UE che incidono sulla loro vita. L’ICE permette  infatti ai cittadini di chiedere alla Commissione europea di presentare una proposta legislativa in una materia di sua competenza, in questo caso sul rispetto dell’art.4 della Carta fondamentale dei diritti europei, il quale recita :“Nessuno può essere sottoposto a tortura, né a pene o trattamenti inumani o degradanti”.

IL MANIFESTO DELL’ICE

<<“L’Unione Europea si fonda sui valori indivisibili e universali della dignità umana, della libertà, dell’uguaglianza e della solidarietà”, così recita il preambolo della Carta dei diritti fondamentali della UE.

Da anni, tuttavia, assistiamo alla continua e sistematica violazione di questi principi. La militarizzazione ed esternalizzazione delle frontiere interne ed esterne, i respingimenti brutali e le violenze perpetrate nell’ambito degli Stati membri e nei Paesi terzi con cui l’Europa ha stretto accordi per impedire l’ingresso nel proprio territorio dei richiedenti asilo sono innegabili esempi del percorso intrapreso dall’UE.

In Croazia, Francia, Grecia, Italia, Spagna, come in Libia e Turchia, si verifica ormai da tempo l’impietosa sospensione dei diritti umani. Gli abusi e le violenze sono diventate il tratto dominante della governance europea nella gestione del fenomeno migratorio.

Il nostro status di cittadini europei ci impone di agire per chiedere all’Europa di tornare a dare significato alle solenni parole sottoscritte nel 2000 a Nizza dai capi di Stato e di governo dei nostri Paesi.

È il momento di unire in una azione politica comune tutti coloro che si oppongono alle violazioni dei diritti fondamentali, alle torture, agli abusi nei confronti di esseri umani inermi, colpevoli solo di cercare una vita dignitosa e una speranza per il futuro, lontani dai propri Paesi di origine.

Chiediamo all’Unione Europea:

un’azione concreta tesa a garantire il pieno rispetto da parte dei suoi Membri dell’art. 4 della Carta UE dei diritti fondamentali, che prescrive l’obbligo non solo di repressione ma anche di prevenzione di atti di tortura, trattamenti disumani e degradanti nei confronti di TUTTI gli individui.

Chiediamo di proteggere le persone migranti o richiedenti asilo, attraverso:

  • l’istituzione di meccanismi di monitoraggio volti a rilevare e fermare gli abusi dei diritti fondamentali e gli atti lesivi della dignità umana, tanto alle frontiere che nello spazio comune europeo;
  • il recesso ovvero la NON stipulazione pro futuro di accordi internazionali in materia di contenimento dei flussi migratori con Stati terzi colpevoli di gravi violazioni dei diritti umani;
  • la definizione di standard minimi di accoglienza validi per tutti i Paesi membri e per l’interno periodo di permanenza sui loro territori;
  • l’eventuale previsione di sanzioni specifiche in caso di violazione dei diritti delle persone migranti o richiedenti asilo in base alle normative UE .

Grazie all’ICE un milione di cittadini residenti in un quarto almeno degli Stati membri chiederanno alla Commissione UE un intervento legislativo. Abbiamo incentrato la nostra richiesta proprio sul rispetto dell’art.4 della Carta fondamentale dei diritti europei.

Come cittadini europei diciamo basta alla negazione da parte dei nostri Governi dei valori espressi nella Carta fondante dell’Unione.

Riprendiamoci l’Europa!>>.

Se hai la cittadinanza di uno dei paesi membri dell’UE puoi sostenere l’iniziativa firmando l’ICE.

Per l’elenco completo delle organizzazioni aderenti all’iniziativa e per aderire (a nome di organizzazioni, associazioni e collettivi) qui.
Per ulterior informazioni clicca sul sito dell’iniziativa o scrivi alla mail: stopborderviolence@gmail.com