Governo di coalizione italiano: l’equilibrio tra i valori degli elettori

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Con il nuovo governo italiano, costituito da una coalizione tra l’anti-establishment Movimento 5 Stelle (M5S) e il partito di estrema destra Lega Nord (di seguito Lega), i risultati delle elezioni politiche italiane del 4 marzo sembrano a prima vista una clamorosa sconfitta per i valori della società aperta, della democrazia e della tolleranza. Ma la questione non è così semplice come sembra.

Il M5S e la Lega, che hanno ottenuto complessivamente la metà dei voti, sono contrari sia all’immigrazione che all’Unione Europea, ma dietro a queste posizioni si celano aspetti più complessi.
È ancora troppo presto per dire dove questa coalizione bipartita, che rappresenta i diversi estremi dello spettro politico, si posizionerà rispetto alla tutela dei diritti umani, della libertà di parola, alla trasparenza e alla protezione delle minoranze.

Fino ad ora, i dati disponibili suggeriscono che le opinioni di coloro che hanno votato per M5S e la Lega sono talmente complesse da essere contraddittorie.

La nuova realtà è che molti elettori in Italia possono essere a favore sia dei valori della società aperta che di quelli della società chiusa. Ad esempio, è possibile difendere la libertà religiosa credendo allo stesso tempo che i valori cattolici debbano essere salvaguardati.

Questo approccio più complesso nei confronti delle questioni sociali può fornire una chiave di lettura per comprendere le scelte elettorali degli italiani e quindi aprire un dialogo con loro.

Non c’è più un divario sociale o generazionale

La cultura politica italiana è radicalmente cambiata rispetto alle elezioni politiche del 2013. Il Partito Democratico (PD), un tempo popolare, ha perso consensi sia nel nord che nel sud Italia, comprese le tradizionali “regioni rosse” della Toscana e dell’Emilia Romagna. Con solo il 18,8% dei voti, questo è stato il peggior risultato elettorale della sinistra dalla fine della seconda guerra mondiale, che ha dimostrato un chiaro rifiuto delle riforme del primo ministro del PD Matteo Renzi.

Una ricerca della società di consulenza IPSOS ha rivelato che gli elettori del M5S appartengono a diverse generazioni e classi sociali, evidenziando che il Movimento non deve il suo successo a elettori meno istruiti e con un reddito inferiore. Come la Lega, il M5S è supportato da persone di varie generazioni e di diversa estrazione sociale. Poiché l’età, il livello di istruzione o il reddito degli elettori non possono più spiegare i risultati elettorali in Italia, è chiaro che è necessaria un’analisi più approfondita e sofisticata.

E’ ora di un’analisi più accurata delle opinioni degli elettori

Le campagne elettorali in vista delle elezioni di marzo 2018 si sono incentrate su questioni controverse come immigrazione, libertà religiosa e diritti delle minoranze. Molte persone, tuttavia, non hanno votato in modo coerente con queste problematiche. Pur apertamente contrari ad alcune libertà, molti elettori si sono dimostrati favorevoli ad altre. Sia la Lega che il M5S sono a favore di un inasprimento sul fronte dell’immigrazione, ma nonostante abbiano ottenuto un ampio sostegno in tutta la società italiana per questo motivo, ciò non implica necessariamente un rifiuto incondizionato dei valori della società aperta.

Situation Room è un progetto comune dell’Open Society European Policy Institute e d|part  che monitora il cambiamento della percezione pubblica delle questioni sociali in Francia, Germania, Italia, Grecia, Polonia e Ungheria. I sondaggi di Situation Room mostrano che gli stessi elettori spesso condividono sia valori progressisti che meno progressisti.

Agli intervistati è stato chiesto di valutare l’importanza di questioni come la libertà di espressione e le quote di immigrazione. In base alle opzioni di risposta, sono stati calcolati e standardizzati due punteggi, uno per la valutazione degli aspetti della società aperta (punteggio di società aperta) e uno per quelli della società chiusa (punteggio di società chiusa). In tal modo, un punteggio pari a 0 significa che gli intervistati hanno definito “assolutamente non essenziali” tutte e sette le questioni, mentre un punteggio di 1 significa che le hanno ritenute tutte “assolutamente essenziali”.

Il sostegno degli elettori ai valori della società aperta e chiusa

Dall’analisi dell’importanza che i sostenitori dei diversi partiti attribuiscono agli aspetti della società aperta e chiusa, vale a dire ai loro punteggi di società aperta e chiusa, emergono alcuni spunti di riflessione interessanti:

Punteggi di società aperta e di società chiusa in base alle preferenze di voto
Importanza che gli intervistati attribuiscono ai valori di società aperta/chiusa per una buona società (0 - assolutamente non essenziale, 1 - molto essenziale) Punteggio di società aperta Punteggio di società chiusa
Movimento Democratico e Progressista (MDP) 0.82 0.45
Alternativa Popolare (AP) 0.68 0.45
Forza Italia (FI) 0.71 0.63
Lega Nord (LN) 0.71 0.69
Movimento 5 Stelle (M5S) 0.74 0.58
Partito Democratico (PD) 0.78 0.51
Altro 0.76 0.55
I punteggi sono stati standardizzati tra 0 e 1; il campione è statisticamente uniformato; N = 1047

Come era prevedibile, i sostenitori della Lega e del partito di centro-destra Forza Italia si sono espressi in favore dei valori della società chiusa, mentre il Movimento Democratico e Progressista (MDP), di sinistra, e Alternativa Popolare (AP), centrista, si sono dimostrati più vicini ai principi della società aperta. La scoperta veramente interessante è che le persone che hanno votato per M5S, Lega e Forza Italia hanno spesso opinioni che riflettono atteggiamenti sia della società chiusa che di quella aperta. Come può essere spiegata questa apparente contraddizione? E cosa ci dice sugli elettori della Lega e del MS5 in particolare?

Gli atteggiamenti nella società, in Italia e altrove, sono molto più complessi di quanto sia stato tradizionalmente sostenuto, e non possono quindi essere categorizzati in maniera netta. I nostri dati indicano che gli elettori del MS5 e della Lega tendono a ritenere essenziali i valori della società chiusa, ma allo stesso tempo considerano importanti gli aspetti della società aperta. Ciò significa che una persona potrebbe essere a favore della protezione delle minoranze e ritenere allo stesso tempo che sia più importante proteggere il benessere economico degli italiani rispetto a quello dei migranti. I responsabili politici farebbero bene a divenire sempre più consapevoli di questo più sottile bilanciamento delle opinioni degli elettori.

*Articolo originale pubblicato su SituationRoom: “Italy’s coalition government – revealing a tricky balance in supporter’s values” di Federico Quadrelli.

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Foto di copertina di Simone Ramella via Flickr (CC BY 2.0)