Premio CILD: il video della serata di premiazione

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Venerdì 16 dicembre 2016 presso l’Impact Hub di Milano – che ci ha calorosamente ospitati, e per questo ringraziamo di cuore! – si è tenuta la serata di premiazione della seconda edizione del Premio CILD.

Lo scopo del Premio CILD è quello di riconoscere e promuovere l’impegno di quanti si sono distinti nella promozione e protezione delle libertà civili, contribuendo in questo modo a diffondere la cultura dei diritti umani nel nostro Paese.
Siamo infatti convinti che sia importante premiare il lavoro individuale e collettivo di persone che, con il proprio impegno quotidiano per difendere i diritti di tutti, dimostrano con forza che “le libertà degli altri sono anche i tuoi diritti”. Soprattutto se si tratta di persone e organizzazioni il cui straordinario lavoro non è (ancora!) noto al grande pubblico. E soprattutto in questo frangente storico, in cui ci pare doveroso – convinti come siamo che i diritti non si possono fermare alle frontiere, siano esse geografiche o culturali –  aiutare il nostro Paese a riconoscere e valorizzare i propri talenti per fare squadra in un momento decisivo per le libertà fondamentali.

Insomma: un’ occasione preziosa per celebrare tutti insieme i nostri supereroi dei diritti umani, e godere di una serata davvero piena di emozioni.
Di seguito, un breve video-racconto (a cura di Lorenzo Pisanello) per riviverle insieme.

Vuoi sapere di più sui nostri eroi dei diritti umani?

  • Giovane attivista, Eghosa Odigie:
    Eghosa è un giovane omosessuale di origine nigeriana. In Nigeria l’omosessualità, oltre ad essere oggetto di una profonda riprovazione sociale, è duramente perseguita penalmente. Ciononostante Eghosa si è impegnato attivamente per la difesa dei diritti LGBTI nel suo paese, fino a quando non è stato costretto ad abbandonarlo. Oggi Eghosa vive in Italia e continua con il suo attivismo, con il supporto di Arcigay Vercelli: con passione e lavoro instancabili ha cercato altri ragazzi che come lui erano fuggiti dalla Nigeria e da altri paesi dell’Africa, fino a formare un nutrito gruppo denominato “Arcigay Africa” – al grido di “siamo africani e siamo orgogliosi di essere gay”.
  • Voce collettiva, scuola elementare Randaccio:
    Il 10 maggio 2016 è stato effettuato dalle Forze dell’Ordine lo sgombero forzato dell’insediamenti informale di Via Mirri, a Roma e decine di bambini rom hanno visto interrotto il loro percorso scolastico. Tra le pochissime voci levate contro l’azione, quella di un gruppo di genitori e insegnanti della Scuola Elementare Randaccio (Casalbertone) frequentata da decine di bambini rom, cha hanno scritto una lettera aperta dove si rivendica la centralità della scuola come “luogo principale dove attivare politiche di integrazione”.
  • Dipendente pubblico, Pino Tilocca:
    Pino è preside in un liceo classico sardo, dopo essere stato sindaco del piccolo comune di Burgos. Durante il suo mandato di primo cittadino subì diversi attentati intimidatori per le sue scelte – tentò di riordinare l’assegnazione delle terre civiche e chi le occupava da anni non la prese bene – e infine gli uccisero il padre. Impegnatissimo nella lotta alle mafie, è presidente di Libera in Sardegna. Da preside è famoso per il suo lavoro a favore dell’integrazione, dell’accettazione delle differenze e della lotta alla povertà. Le scuole che ha diretto sono diventate centri di riferimento per questi temi. E’ un costruttore di pace e tolleranza ed è temerario: nessun testimone di qualche valore umano e civile è troppo lontano o troppo in alto perché non provi a scomodarlo affinché incontri i suoi ragazzi.
  • Giornalista, Valerio Cataldi:
    Valerio è un giornalista specializzato in immigrazione e criminalità organizzata. Serio e sempre rigoroso nell’accertamento dei fatti e delle fonti, è conosciuto come cronista attendibile che nulla concede al sensazionalismo e al colpo ad effetto. E’ suo l’importante servizio realizzato per il Tg2 con le raccapriccianti immagini nel Centro di accoglienza di Lampedusa.
  • Avvocato, gli avvocati del processo Plan Condor
    (& una menzione speciale per Alessandra Ballerini)
    :
    Sta avviandosi a conclusione in questi giorni il processo di primo grado nei confronti degli assassini, sequestratori e torturatori fascisti sud-americani alleati nel Plan Condor. Sono vent’anni di lavoro giudiziario memorabile di uno straordinario team di avvocati – tra cui Giancarlo Maniga (già avvocato nel processo Priebke e autore della denuncia sui desaparecidos uruguaiani che ha dato avvio nel 1999 al processo Condor), Arturo Salerni e Mario Angelelli di Progetto Diritti, Nicola Brigida e Marcello Gentile – grazie ai quali i figli delle vittime di allora avranno finalmente un riconoscimento giudiziario.
    Inoltre, una menzione speciale per l’avvocato Alessandra Ballerini, da sempre in prima linea nella difesa giudiziaria dei diritti umani e particolarmente esperta in materia di diritto dell’immigrazione, che è oggi impegnata come avvocato della famiglia di Giulio Regeni nel tentativo di ottenere verità e giustizia per il giovane ricercatore brutalmente ucciso in Egitto.
  • Ricerca, Centro diritti umani di Padova:
    Il Centro di Ateneo per i diritti umani dell’Università degli Studi di Padova dal lontano 1982 forma generazioni di studiosi sui diritti umani e sulle tecniche e le istituzioni di promozione e protezione dei diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Al Centro si deve l’aver elevato i ‘diritti umani’ a tema di rilevanza accademica. Il Centro sin dalla sua nascita si è mosso sempre nel solco della interdisciplinarità dell’offerta educativa nella consapevolezza della interdipendenza e indivisibilità dei diritti umani. Oggi diretto dal Prof. Marco Mascia, e a lungo prima dal Prof. Antonio Papisca, ha sempre favorito un approccio teorico-pratico ovvero ha posto lo studio, la ricerca, la didattica al servizio di un’idea di cambiamento e progresso civico e democratico.
  • Sportivo, Salvatore Cimmino:
    A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita è costretto all’amputazione della gamba a metà del femore.Salvatore a 41 anni comincia a nuotare, non era mai stato in acqua prima di allora!Dopo otto mesi, il 15 luglio del 2006 compie la sua prima traversata senza l’ausilio di protesi performanti, Capri/Sorrento di 22 km. Subito dopo inizia il suo “sciopero nuotando” per attirare attenzione sui problemi del mondo della disabilità. Nel 2007 organizza il “Giro d’Italia a nuoto”, dieci tappe ognuna di 15-17 km circa, da Genova a Trieste per ricordare alla gente il problema delle barriere architettoniche. Nel 2008 prende parte in solitaria della “Capri – Torre Annunziata” e successivamente alla “Capri – Napoli”, prova del campionato mondiale di gran fondo. Nel 2009 è nuovamente testimonial per “Il giro d’Europa a nuoto2, 6 tappe fino a 40 km tra cui lo Stretto di Messina, lo Stretto di Gibilterra, Capri – Napoli, lo stretto di Oresund, Capo Salvore – Trieste, ed il Canale della Manica, dove detiene il record italiano di tutti i tempi. Nel 2010 comincia il tour “A nuoto nei mari del mondo– Per un mondo senza barriere e senza frontiere”, una nuova sfida per conquistare i mari dell’intero pianeta.
  • Insegnante, Paola Rizzo:
    Paola è preside della scuola media Casteller di Treviso. Nonostante le proteste delle associazioni genitori e della giunta cittadina (ma con il pieno supporto del consiglio d’istituto e del corpo docenti), ha avviato a scuola, in collaborazione con la Caritas Tarvisina, una serie di incontri sull’immigrazione, dando spazio anche alle testimonianze dirette di alcuni richiedenti asilo.
  • Creativo, Condividi Love:
    “CONDIVIDILOVE” è un progetto di comunicazione sociale basato sui meccanismi di condivisione del web e dei social media che porta avanti la rivendicazione di pari diritti per le coppie di ogni orientamento sessuale. In Italia il cambiamento non ha alcun illustre testimonial, e deve quindi partire dal basso, con tutti i mezzi di cui dispone: il primo, mai come oggi, è la condivisione. Per questo un gruppo di  liberi cittadini di ogni orientamento sessuale hanno deciso di mettersi insieme per una causa che dovrebbe appartenere a tutti, al di là di ogni differenza, promuovendo iniziative importanti e di grande impatto.
  • Carriera, don Ettore Cannavera:
    Don Ettore Cannavera per decenni si è messo al servizio di una altra idea di pena. Attraverso il suo doppio ruolo di cappellano dell’istituto penale minorile Quartucciu di Cagliari nonché di fondatore della Comunità ‘La Collina’ sempre nel capoluogo sardo, non solo ha offerto a centinaia di ragazzi entrati nel circuito penale occasioni di recupero sociale ma ha anche svolto un ruolo critico nei confronti di una idea di pena vendicativa. Ha da sempre sostenuto pubblicamente come la carcerazione per i ragazzi dovrebbe essere definitivamente superata.
  • Artista, Mika:
    Famoso cantautore e showman libanese naturalizzato britannico, Mika è da sempre attivo nella promozione dei diritti di tutti: dopo le offese scarabocchiate sul manifesto di un suo concerto, ha impugnato la penna per spiegare quanto fa male il silenzio sull’omofobia, lanciando due hastag (#RompiamoIlSilenzio e #Lamorefaquelchevuole), diventati immediatamente virali, e dando così il via a una protesta non violenta contro l’omofobia. Mika è anche un supporter dell’Agenzia ONU per i rifugiati, insieme alla quale è tornato nella sua terra natia a visitare e dare supporto alle migliaia di profughi siriani.

Un grazie di cuore ai nostri giurati d’eccezione – Alberto Alemanno, Vladimiro Polchi e Cecilia Strada -, all’Impact Hub di Milano che ci ha ospitato, alla sartoria della casa circondariale di San Vittore per aver prodotto i nostri premi, alla casa circondariale di Bollate per averci permesso di godere della musica di Angelo, ed ovviamente a tutti gli intervenuti alla serata!

All’anno prossimo per una nuova edizione del Premio CILD – perché le libertà degli altri sono anche i tuoi diritti!

 

Per saperne di più sull’edizione 2016 del premio CILDclicca qui.
Ricordiamo anche i vincitori dell’edizione 2015: abbiamo fatto due chiacchiere su hacktivismo e sorveglianza di massa con la giornalista Carola Fredianifatto il punto sulle potenzialità della ricerca per il sociale con i ricercatori che hanno dimostrato che la vera malattia è l’omofobia, ricordato l’importanza di imparare l’integrazione a scuola con la maestra Lucrezia Di Gregorio e di impegnarsi insieme contro le discriminazioni con il collettivo Primavera Romani ma anche parlato dell’esigenza di un’Europa che sia meno Fortezza e più Unione con l’attivista Valeria Verdolini e di quanto sia prezioso l’impegno degli avvocati per i diritti umani con il team legale dietro la storica sentenza Oliari