La legge Turing e l’amnistia postuma agli omosessuali

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Prende il nome da Alan Turing, matematico e informatico inglese, la legge che consentirà di cancellare le condanne inflitte agli omosessuali e ai bisessuali per il proprio orientamento sessuale, una sorta di amnistia postuma.

Turing, che fu condannato per il reato di “grave indecenza” nel 1953 e punito con la castrazione chimica (morendo poi suicida poco dopo), ha già ricevuto il Pardon, la grazia postuma, dalla Regina Elisabetta II nel 2013, dopo le scuse ufficiali del Governo inglese nel 2009, attraverso le parole dell’allora primo ministro, Gordon Brown.

Il Buggery Act
La sodomia è stata considerata reato in Gran Bretagna fin dal 1533, quando sotto Edoardo VIII fu proclamato il Buggery Act, che condannava esplicitamente gli atteggiamenti sessuali non finalizzati alla procreazione, in particolar modo quelli tra persone dello stesso sesso, con la morte, strappando la giurisdizione ai tribunali ecclesiastici che fino ad allora se ne erano occupati.

La legge fu prima cancellata sotto la regina Maria e poi ristabilita dalla regina Elisabetta I nel 1563. La legge entrò così in vigore in modo permanente. Subì solo due modifiche, rispettivamente nel 1828, quando venne specificato che non occorreva emissione di seme per procedere con una condanna, e nel 1861, all’interno di una iniziativa legislativa denominata “offences against the person Act 1861” che si occupa di violenza sessuale a danno di donne minorenni, di aborto, di violenza fisica, omicidio: nella sezione 61 degli atteggiamenti “contro natura” si trovava anche il riferimento all’omosessualità. L’intervento abolì la pena di morte per questo specifico reato e introdusse il carcere da un minimo di dieci anni fino all’ergastolo.

Nel corso dei secoli le condanne a morte eseguite per questo genere di reato sono state svariate centinaia, e migliaia le incarcerazioni.

Oltre a Turing, anche altri personaggi famosi inglesi subirono la stessa sorte, si pensi ad Oscar Wilde, condannato nel 1895 a due anni di carcere e lavori forzati, vicenda che lo segnò profondamente e che lo indusse a scrivere una delle sue opere più famose, il De Profundis, una lettera dal carcere al suo amante.

Un gesto simbolico – ma con quali effetti?

L’iniziativa è l’esito di anni di battaglie condotte dalle famiglie delle vittime, in special modo dai parenti di Turing, che viene oggi celebrato come uno dei padri della moderna informatica e che fu famoso per aver decifrato dei codici nazisti durante la seconda guerra mondiale, dando un contributo fondamentale alla vittoria della guerra. Tutto questo non bastò a salvarlo dalla condanna, da una menomazione fisica e a vedere la sua dignità oltraggiata. Come lui, tante e tanti altri innocenti subirono questo destino.

Ma che significato ha questa proposta di legge oggi e che tipo di effetti concreti può avere?

«Era ora che il governo britannico riconoscesse l’errore. Non è un caso che l’iniziativa parlamentare sia stata presa da Lord Sharkey del Partito Liberal Democratico inglese che da sempre è sensibile ai temi delle libertà civili” dichiara Yuri Guaiana, Segretario Nazionale di Certi Diritti. Si tratta però, prosegue, di un gesto fortemente simbolico e importante, ma che arriva troppo tardi:

L’effetto concreto è infatti quello di concedere solo un perdono postumo. Certo c’è un meccanismo anche per chi è ancora in vita, ma il processo è assai complicato, il che non aiuta certo ad alleviare il dolore che ripercorrere una tale atroce ingiustizia subita produce.

Se il governo britannico volesse fare un gesto simbolico con effetti molto più importanti su milioni di persone LGBTI nel mondo, dovrebbe invece fare ammenda formale e pubblica per aver diffuso in tutto il mondo il famigerato articolo 377 che sanziona i rapporti omosessuali in ben 42 ex-colonie britanniche. Questo il Governo e il Parlamento britannici dovrebbero fare per tenere fede ai principi liberaldemocratici a fondamento del Regno e per aiutare le battaglie di tanti attivisti nel mondo che lottano quotidianamente per porre fine alle atroci sofferenze e ingiustizie che quell’articolo ancora oggi produce.

 

Approfondimento a cura di Federico Quadrelli

[Foto di copertina: Ritratto in ardesia di Turing al Bletchley Park. Sullo sfondo, inquadrata, una foto di Turing a 39 anni (Fonte: Wikimedia Commons)]