Raccontare la migrazione: immagini, luoghi, storie

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The 19 Million project è stato un luogo di scambio di idee, di confronti, di progetti narrativi che da Roma hanno preso l’avvio.

Sono tanti quelli che non sono riusciti a partecipare di persona alle nostre giornate romane, ed è per questo che abbiamo deciso di condividere con tutti alcune delle risorse più interessanti di cui si è discusso durante le due settimane ricche di interventi. Alcuni sono siti grazie ai quali è possibile ottenere informazioni sulla situazione dei migranti, o anche approfondire alcuni degli aspetti specifici che riguardano le condizioni dei rifugiati e le policy attualmente in vigore.

Un modo in più per restare connessi e, soprattutto, per non dimenticare che, mentre l’Europa discute su come reagire agli attacchi a Parigi dello scorso 13 novembre, gli sbarchi continuano a esserci, migliaia di profughi arrivano, tra mille difficoltà, sulle nostre coste, e viaggiano attraverso i nostri confini alla ricerca di una vita migliore.

Live info – Slovenia/
Un aggiornamento continuo della situazione attraverso i diversi punti di attraversamento dei confini, i campi di transito e le stazioni ferroviarie.

A wiki on information & communications services
Qui è possibile trovare le risorse messe a disposizione dei rifugiati che si muovono attraverso la rotta dei Balcani.

The Migrants’ Files
Vincitore dell’European Press Prize Winner 2015. “Rifugianti e migranti spendono oltre 1 trilione di € all’anno per raggiungere l’Europa. Gli Europei spendono una cifra molto simile a questa per tenerceli fuori. E solo un ristretto gruppo di aziende e società privilegiate trae facilmente beneficio da tutto ciò”.

Thoughts on Enforcement at the Rich World’s Borders
Un documento di 38 pagine, scaricabile in formato PDF, che è l’appendice del libro Illegality Inc., scritto da Ruben Andersson 

BBC News Labs
Un sito da tenere sempre d’occhio, perché produce documenti e analisi interessanti sui migranti.

Google News Lab
Ovviamente anche Google si sta dando da fare e mette a disposizione alcuni strumenti:

Techfugees
Un gruppo di persone che fanno parte del mondo della tecnologia hanno creato un team di volontari per dare vita a una serie di conferenze, hackathon e altri eventi no profit chiamati Techfugees

Digital Humanitarians: The Book
“Questo libro analizza l’improvvisa e spettacolare crescita dei Digital Humanitarians, attraverso la condivisione delle loro incredibili storie e delle loro esperienze, che evidenziano come l’umanità, accoppiata a soluzioni innovative e Big Data, stia cambiando la storia del mondo. Un viaggio che cambia il modo in cui si guarda il mondo”

Migration Hub Berlin
“Mettiamo insieme progetti il cui obiettivo è affrontare le sfide sociali legate alla migrazione, e che permettano ai rifugiati di mettersi in gioco come imprenditori” 

Quello di Berlino è il primo Migration Hub http://www.migrationhub.eu
Quello di Berlino è il primo Migration Hub

MapAction
Viene utilizzato con una certa regolarità da UN OHCA.

TimeMapper
Strumento creato da Open Knowledge Foundation Labs, attraverso cui è possibile creare timeline multimediali con l’aggiunta di mappe.

First Draft di Google News Lab
Un gruppo di esperti condivide consigli, dritte ed esercitazioni per allenarsi a maneggiare informazioni e testimonianze. Qui si scopre come verificare e pubblicare contenuti che hanno il potere di influenzare le news.

Grassrootsmapping è diventato Public Lab
Ma è rimasta una comunità che sviluppa e applica strumenti open-source per l’esplorazione e le indagini ambientali. Come, ad esempio, un semplice ed economico modo per avere delle fotografie aeree.

Gli standard professionali per proteggere il lavoro portato avanti da operatori umanitari e attivisti per i diritti umani in zone di conflitto armato o altre situazioni di violenza. di ICRC.
Si tratta della seconda edizione di questo manuale, con una sezione su “Data management e nuove tecnologie, come tenere in considerazione l’importante ruolo che le nuove tecnologie hanno quando si tratta di proteggere lavori a rischio in zone di guerra”.

IRIN News | Migration
Analisi qualitative, storie e notizie su temi umanitari.

Trace the Face
Un sito molto importante, poiché l’obiettivo è rimettere in collegamento legami familiari spezzati dalle migrazioni, e serve a chi vuole cercare persone, amici, membri della propria famiglia. E’ di ICRC

Humanitarianism in the Network Age rapporto di UN OCHA, pubblicato nel 2013.
“In questo rapporto si esplora come le nuove tecnologie nel settore della comunicazione stanno già cambiando, oggi, il modo in cui si risponde a un disastro, a una tragedia. Si analizzano le conseguenze di un mondo sempre connesso, informato, spesso facente riferimento solo a se stesso e alle comunità che conosce o in cui si riconosce”

World Humanitarian Data and Trends 2014 di UN OCHA.
“Si tratta della pubblicazione annuale di OCHA, che presenta i dati globali e nazione per nazione, ma anche le tendenze e le previsioni, sulle crisi umanitarie e l’assistenza data”

COPEAM
Organizza scambio di notizie, training, coproduzioni, seminari, eventi culturali, per giornalisti e ONG.

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Anche le immagini e i suoni raccontano delle storie. Ecco alcuni esempi di Visual Journalism e Fotografia che narrano e aiutano i migranti

Archive of Migrant Memories
Una raccolta di testimonianze orali e scritte di migranti, con video, audio e documentario.

The Flow Towards Europe by Lucify
Un incredibile, appassionante viaggio, in video, per comprendere meglio di cosa parliamo.

Ghost Boat
Una storia misteriosa, una barca con a bordo 243 persone a bordo, sparita. Viene raccontata su Medium, e tutti possono contribuire e dare un aiuto.

Most shocking second a day video
di Save The Children. Un video che dura soltanto un minuto e mezzo. Ma la cui forza è immensa. Da vedere e far rivedere.

The Displaced
Una storia del A New York Times e un app di realtà virtuale che l’accompagna. L’immedesimazione non è mai abbastanza.

Massimo Sestini
Lui è il fotografo che ha scattato l’immagine che è diventata simbolo di tutte le storie di chi arriva in Europa in barcone. Adesso vuole mettersi in contatto con tutti quelli che erano su quel barcone che ha fotografato un anno fa, conoscere i loro nomi, le loro storie, se ce l’hanno fatta.

 

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The 19 Million Project è un progetto creato da CILD Italia e Chicas Poderosas, e ha come sponsor Univision e Fusion. Tra i partner internazionali ci sono Google News Lab, Global Editors Network e Berkeley AMI.