Cambiamo verso sulle droghe: cosa è stato detto a Milano

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail to someone
Print Friendly

“Da Genova a Milano. Cambiamo verso sulle droghe. Adesso!”. È il titolo del convegno nazionale che, sulle orme di Don Gallo, si è tenuto il 20 e 21 novembre e che ha visto partecipare decine di realtà da tempo impegnate sul tema della droga, per un cambio radicale di politiche.

Una due giorni che si è snodata tra interventi e dibattiti in plenaria, tra i quali anche il nostro, con la presentazione della campagna “Non me la spacci giusta”, nonché con cinque gruppi di lavoro tematici su vari temi: Città, consumi, servizi per un diverso concetto di consumo; Riduzione del danno e autoregolazione dei consumi per un diverso concetto di dipendenza; La riforma delle leggi: tre leggi a confronto; Relazione del Governo e Libro Bianco; Verso l’Assemblea Generale Onu sulle droghe (Ungass 2016).

Quello di Milano è stato un appuntamento importante per fare il punto sullo stato dell’arte dopo l’abrogazione da parte della Consulta, nel febbraio del 2014, della Legge Fini-Giovanardi e per programmare iniziative e azioni congiunte verso gli impegni nazionali e internazionali dei prossimi mesi.

Entro questo mese, infatti, inizierà alla Camera dei Deputati la discussione del disegno di legge dell’Intergruppo Parlarmentare Cannabis Legale. Inoltre, dovrebbe presto essere convocata, da parte del Dipartimento per le Politiche Antidroga, la Conferenza Nazionale sul tema.

In ambito internazionale, invece, sempre a dicembre entrerà nel vivo la discussione che poi porterà, ad aprile, le Nazioni Unite a discutere in un’Assemblea Generale straordinaria, le nuove politiche globali sulla droga.

 

cambiamo-verso-sulle-droghe_563c9ed47f925

 

La Carta di Milano
Ed è su questi punti che si concentra la “Carta di Milano”, nella quale si chiede appunto che entro il 2016 sia convocata dal Governo, con un percorso concertato e condiviso, la Conferenza nazionale sulle droghe, che da troppo tempo manca come momento pubblico per indicare una strategia condivisa di governo del fenomeno. Inoltre si invitano Governo e Parlamento ad attivarsi per ridefinire in modo radicale gli indirizzi delle politiche e degli attuali impianti legislativi, riprendendo in questo senso i contenuti della lettera delle associazioni a Matteo Renzi in vista di Ungass 2016, attraverso l’organizzazione in tempi stretti di un momento nazionale di confronto con la società civile sulla posizione che l’Italia terrà.

Inoltre, nella “Carta” approvata dalla conferenza, si avanzano molte proposte: la completa revisione delle previsioni sanzionatorie, penali e amministrative, stabilite dal Testo unico sulle sostanze stupefacenti; la compiuta depenalizzazione del possesso e della cessione gratuita di piccoli quantitativi di sostanze destinati all’uso personale, anche di gruppo, e della coltivazione domestica di piante di cannabis agli stessi fini; un confronto nella società e nel parlamento verso una compiuta regolamentazione legale della produzione e della circolazione dei derivati della cannabis e della libera coltivazione a uso personale; il rilancio e la riorganizzazione dei servizi per le dipendenze con il coinvolgimento della società civile nella prospettiva della “riduzione del danno”, quale quarto pilastro delle politiche sulle droghe pienamente integrato nel sistema dei servizi, come stabilito nella strategia UE; porre particolare attenzione alla dimensione della qualità della vita nelle città e all’offerta di servizi e sostegno alle persone con problemi di dipendenza in stato di detenzione.

Per arrivare a questi obiettivi servirà un dibattito pubblico che sia aperto, non ideologico, basato su fatti e dati. In tal senso è nata la nostra campagna “Non me la spacci giusta” e questo è il motivo per cui è stata presentata durante la conferenza. Sarà infatti – auspichiamo – uno strumento importante a disposizione di organizzazioni e cittadini per affrontare molte delle tematiche sopracitate e favorire un cambio di politiche in Italia.