Premio CILD: l’integrazione si impara a scuola

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Nel 2015 abbiamo voluto riconoscere lo straordinario impegno quotidiano – come insegnante specializzata nell’integrazione dei bambini sordi – di Lucrezia Di Gregorio, conferendole il Premio CILD.

Cosa è successo da allora, come prosegue il suo lavoro all’Istituto Statale di Istruzione Specializzata per Sordi (Isiss)  e quali sono le sfide del suo settore? Abbiamo fatto due chiacchiere con lei per scoprirlo.

 

Durante l’anno trascorso ho continuato il mio lavoro di insegnante con lo stesso entusiasmo di sempre, cercando, nel mio piccolo, di contribuire a costruire di giorno in giorno le basi per una vera integrazione sociale e per l’abbattimento delle barriere linguistico-comunicative che le persone sorde incontrano.

A parte la mia quotidiana attività didattica, in questo periodo sono concentrata su progetti di letture segnate in lingua dei segni fruibili pienamente dagli alunni sordi, Inoltre, poiché dirigo il Piccolo coro delle mani bianche “Tommaso Silvestri- Magarotto” ne sto definendo scaletta e attività di quest’anno scolastico. La peculiarità di questo coro è che si esibisce in duplice modalità canto/segno coinvolgendo così tutti gli studenti della scuola, sordi e udenti e permette ai bambini sordi di vivere l’emozione del linguaggio musicale con modalità diversa.

Essere insegnante è davvero difficile, si è investiti di una grande responsabilità perché a scuola si formano i futuri cittadini. Credo di poter asserire che per me, che insegno in una scuola bilingue integrata per sordi e udenti la sfida sia molto alta. Ogni giorno le nostre parole chiave sono: Inclusione, attenzione per l’altro, rispetto per la persona , abbattere qualsiasi tipo di barriera, empatia. La nostra sfida è trasmettere ai nostri alunni tutti questi valori.

 

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Lucrezia Di Gregorio è insegnante alI’Isiss dal 2001, anno di fondazione della scuola elementare. Dal 2007 coordina il lavoro di tutte le maestre della scuola primaria, in questa straordinaria esperienza di integrazione tra lingue e culture differenti di continuare a vivere giorno dopo giorno. Il messaggio culturale che, grazie al lavoro delle insegnanti, si affianca a quello linguistico è profondissimo. Per i bambini dell’Isiss parlare o segnare è assolutamente identico e, da qui, la diversità in qualsiasi ambito è sempre percepita quale un valore aggiunto. Non è un caso che negli anni la scuola, anche grazie al grande lavoro svolto sul piano linguistico, abbia attratto tantissimi bambini stranieri appena giunti in Italia, diventando una scuola segnatamente multietnica e multiculturale.

 

 

Nel frattempo abbiamo lanciato l’edizione 2016 del premio CILD. Aiutaci a trovare i nostri supereroi dei diritti umani, invia le tue candidature – basta un tweet o una e-mail – entro il 7 novembre!

Nell’attesa, scopri cosa è successo ai vincitori dell’edizione 2015: abbiamo fatto due chiacchiere con la giornalista Carola Frediani e fatto il punto sulle potenzialità della ricerca per il sociale con i ricercatori che hanno dimostrato che la vera malattia è l’omofobia. 

Tutte le foto per gentile concessione di Lucrezia Di Gregorio.