Libertà civili nell’era digitale
Le potenzialità della tecnologia vengono quotidianamente evidenziate e celebrate nel generale dibattito pubblico. Inoltre, oggi numerosi strumenti tecnologici giocano un ruolo chiave nel portare alla luce violazioni dei diritti umani. Si tratta però anche anche un'arma a doppio taglio che può essere utilizzata con effetti deleteri per diritti come privacy, libertà di espressione e movimento, oltre che per la sicurezza nazionale. Sebbene l’Italia sia in una posizione chiave in questo contesto, il suo ruolo e le sue politiche sono spesso ignorate e non analizzate dai media e dall’opinione pubblica. Il divario digitale è una delle cause principali, sia dal punto di vista infrastrutturale che culturale, e influenza tutte le componenti della società, dai media alla politica, dai cittadini alle organizzazioni della società civile.

L'obiettivo del programma “Libertà civili nell'era digitale” è di avanzare ed espandere gli standard di diritti umani, con una combinazione di attività di advocacy, divulgazione, lobbying e contenzioso strategico.

Il programma interseca tutte le attività della nostra organizzazione: come coalizione di associazioni che lavorano per i diritti umani, la sicurezza e la privacy delle persone che lavorano con noi e che noi lavoriamo per tutelare è assolutamente cruciale.

CILD a Ginevra per la UPR pre-session

Di Sara Gherardi In occasione della 48esima sessione della Revisione Periodica Universale (Universal Periodic Review, UPR), il Consiglio Diritti Umani…

Libertà di espressione
Quest'area di lavoro si concentra sulla difesa della libertà di espressione e del diritto alla privacy e al controllo dei propri dati personali, contro la sorveglianza di massa, la censura e altre pratiche che mettono a rischio le libertà civili. Ci proponiamo inoltre di fornire strumenti di “sicurezza digitale” agli attivisti e ai cittadini con formazione e campagne pubbliche di sensibilizzazione.
Il caso Assange: un pericoloso precedente per il giornalismo

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Di Marco Biondi A seguito di un calvario giudiziario durato più di un decennio, Julian Assange è tornato in Australia…

Libertà dei media in pericolo e deriva democratica in Italia

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di Sara Gherardi Un report da poco pubblicato ha confermato che la deriva democratica e le minacce alla libertà dei…

I richiami all’Italia sulla libertà di espressione

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È stato pubblicato il 24 luglio il Rule Of Law Report 2024 della Commissione Europea, un documento che racconta di…

Cybersecurity
Molte aziende europee esportano software che viene usato per sorveglianza e repressione da regimi o governi autoritari. In Europa la legge sulle esportazioni è stata già violata o aggirata con effetti su attivisti e dissidenti. Il leak subito da Hacking Team (azienda italiana leader del settore) rivelano che anche società italiane sono coinvolte in questo tipo di mercato: come società civile chiediamo quindi trasparenza e accountability su esportazioni di prodotti che possono essere usati per violare diritti umani.
I VPN: Come proteggere la propria privacy online

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Una buona parte della nostra vita si svolge online. Sulla rete lavoriamo, ricerchiamo prodotti da comprare, troviamo il compromesso migliore…

CATALANGATE: captatori informatici per spiare gli indipendentisti catalani

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L’indagine condotta dall’istituto di ricerca canadese Citizen Lab insieme al New Yorker, pubblicata ad aprile 2022, ha dimostrato che tra…

Coronavirus e controllo tecnologico: il sonno della ragione genera mostri

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*scritto da Edoardo Valentino e Nicolo Bussolati di StraLi L’esperienza della Corea del Sud e del Giappone ha evidenziato come l’utilizzo…