CATALANGATE: captatori informatici per spiare gli indipendentisti catalani

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L’indagine condotta dall’istituto di ricerca canadese Citizen Lab insieme al New Yorker, pubblicata ad aprile 2022, ha dimostrato che tra il 2017 ed il 2021 i telefoni di più di 60 figure tra politici, attivisti e giornalisti catalani e delle persone a loro vicine sono stati intercettati, infettati e spiati attraverso il controverso “spyware” Pegasus, un software nato per spiare le attività sugli smartphone di terroristi e altri criminali messo a punto da NSO, una azienda israeliana.

Già nel luglio del 2020 un’inchiesta realizzata dal Guardian assieme ad El País aveva evidenziato che i telefoni del presidente del parlamento catalano Roger Torrent e di almeno altre tre persone vicine al governo indipendentista fossero stati intercettati nell’anno precedente. L’indagine chiarisce la reale portata delle attività di sorveglianza sul movimento indipendentista catalano dietro le quali, presumibilmente e secondo Citizen Lab, ci potrebbe essere proprio il governo spagnolo.

In particolare, l’istituto di ricerca canadese ha chiarito in maniera puntuale che ciascun presidente catalano, a partire dal 2010 è stato intercettato o infettato con Pegasus durante il proprio mandato, prima, oppure dopo la sua conclusione. Assieme agli ex presidenti catalani ed a quello attuale sono stati spiati i telefoni di vari parlamentari, politici e membri catalani del Parlamento Europeo, nonché quelli dei leader delle due principali organizzazioni civiche per l’indipendenza della Catalogna, Assemblea Nacional Catalana e Òmnium Cultural. In alcuni casi sono stati intercettati anche gli avvocati o i familiari delle persone coinvolte, come la giornalista Marcela Topor, moglie di Puigdemont. Secondo l’indagine, almeno 63 persone sono state intercettate con Pegasus.

Spyware come Pegasus non vengono individuati senza una approfondita analisi di digital forensic in quanto riescono ad eludere gli antivirus tradizionali. Generalmente, sfruttano  vulnerabilità dei software di sistema operativo degli smartphone per introdursi ed avere accesso a immagini e messaggi, tanto che sia Facebook, sia Apple hanno promosso delle azioni giudiziarie contro NSO. Telefoni e dispositivi possono essere infettati con un semplice SMS o messaggio WhatsApp contenente link fasulli che rimandano a siti che provvedono a iniettare il “payload” nel dispositivo collegato, o con altre metodologie più sottili. Una volta che lo spyware è presente nel telefono rende possibile esaminare tutto il contenuto del dispositivo, ascoltare le conversazioni telefoniche, attivare da remoto il microfono e videocamera, ed anche aggiungere o cancellare contenuti negli archivi digitali.

Il settore dello spyware commerciale come Pegasus è cresciuto fino ad essere stimato in circa dodici miliardi di dollari. Resta un settore in gran parte non regolamentato e sempre più controverso. Recentemente, le indagini del Citizen Lab e di Amnesty International hanno rivelato la presenza di Pegasus sui telefoni di politici, attivisti e dissidenti che operano sotto regimi repressivi. Un’analisi di Forensic Architecture, un gruppo di ricerca all’Università di Londra, ha collegato Pegasus a circa trecento atti fisici di violenza. Pegasus è stato utilizzato per prendere di mira membri del partito di opposizione ruandese e giornalisti che denunciano la corruzione in El Salvador.  In Messico, è apparso sui telefoni di diverse persone vicine al giornalista Javier Valdez Cárdenas, assassinato dopo aver indagato sui cartelli della droga. Ulteriori reportage pubblicati attraverso una collaborazione di testate giornalistiche note come “Pegasus Project” hanno individuato forti legami tra la società NSO e gli stati antidemocratici. E, tuttavia, esistono prove che Pegasus sia utilizzato in almeno quarantacinque paesi, e che questo software e simili strumenti siano stati acquistati dalle forze dell’ordine di Stati Uniti e in tutta Europa. Cristin Flynn Goodwin, un dirigente di Microsoft che ha guidato gli sforzi dell’azienda per combattere lo spyware, ha dichiarato: “Il grande, sporco segreto è che tutti i governi stanno comprando questa roba, non solo quelli autoritari ma tutti”.

I rapporti tra indipendentisti catalani e governi spagnoli sono tesi da sempre e sensibilmente peggiorati a partire dal referendum sull’indipendenza della Catalogna organizzato nell’ottobre 2017 dall’allora presidente catalano Puigdemont senza l’autorizzazione del governo di Madrid. La diffusione del rapporto ha complicato le cose e suscitato commenti indignati da parte degli indipendentisti catalani e delle organizzazioni per i diritti civili che hanno criticato duramente le presunte intercettazioni da parte del governo spagnolo. Infatti, il governo catalano ha congelato il processo negoziale sulla questione dell’indipendenza con la Spagna dopo le rivelazioni del “Catalangate”. ll presidente catalano ha, inoltre, dichiarato che le “normali relazioni politiche” con Madrid non potranno riprendere fino a quando il Catalangate non sarà chiarito, cioè fino a quando non sarà avviata un’indagine all’interno del governo spagnolo ed individuate precise responsabilità in merito.

Aragonès ha sottolineato che Catalangate non è solo un affare interno ed ha esortato il Parlamento Europeo e le altre istituzioni europee a rafforzare le richieste di un’indagine approfondita sulla sorveglianza di massa.

Il movimento pro-indipendenza ha annunciato l’avvio di una azione legale contro il gruppo NSO intentate in sei paesi europei – Spagna, Francia, Belgio, Svizzera, Germania e Lussemburgo – nonché dinanzi all’UE e alle Nazioni Unite sul presupposto della violazione di diversi articoli della Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, come il diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, della propria casa e delle proprie comunicazioni (art. 7) e il diritto alla libertà di pensiero e di coscienza (art. 10).

CILD, a tutela delle corrette dinamiche democratiche e sociali, si occupa di sorveglianza di massa e di tecnologie di spionaggio come i captatori informatici sin dal 2015 ed ha pubblicato una specifica guida sulla situazione in Italia.

 

Immagine di copertina: Photo by Kevin Ku on Unsplash