Le famiglie arcobaleno e i loro figl* hanno bisogno di pari dignità

Famiglie arcobaleno
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Pensare di non poter prendere nostr* figli* a scuola senza apposita delega, di non poter decidere sulla loro salute o stare con loro in ospedale se fossero ricoverat*, di rischiare che un Tribunale possa allontanarl* da noi nel caso l’altro coniuge dovesse venire a mancare.

Per usare le parole di Alessia Crocini, presidente Famiglie Arcobaleno, Per le famiglie arcobaleno la vita è un’immensa fatica quotidiana”. 

In Italia, infatti, i tant* bambin* figl* di famiglie omogentoriali (ovvero che hanno due papà o due mamme) non hanno gli stessi diritti dei loro coetanei nat* in famiglie tradizionali.

Una discriminazione che colpisce già dalla nascita – tralasciando l’impossibilità per single o coppie omosessuali di adottare: non è infatti possibile legalmente, in Italia, la rettifica dell’atto di nascita per aggiungere il nome della madre intenzionale (quella cioè che non ha fisicamente partorito ma l’altra), nel caso di due bambini nati con la procreazione medicalmente assistita. Procreazione assistita comunque vietata a coppie omosessuali e single nel nostro Paese, costrett* ad avviare un percorso lungo e molto costoso all’estero.

Storture che devono essere appianate come chiede una proposta di legge, elaborata da due delle organizzazioni che fanno parte della nostra Coalizione: Famiglie Arcobaleno e Rete Lenford. Una proposta per l’uguaglianza e la pari dignità di tutte le famiglie che si basa su quattro i punti: matrimonio egualitario, riforma delle adozioni perché siano possibili anche alle persone single e dello stesso sesso, riconoscimento dei figli alla nascita e accesso ai percorsi di procreazione medicalmente assistita anche per le donne single o omosessuali.

L’obiettivo, più volte sottolineato dalle associazioni, non è quello di introdurre leggi nuove ma estendere a coppie dello stesso sesso e a persone single i diritti che oggi sono loro negati. 

Una legge, la prima, proposta dalle associazioni e non dal palazzo che è stata illustrata ieri in una conferenza stampa presso l’Hotel Qurinale e che è possibile rivedere a questo link.

 

Immagine di copertina via James A. Molnar/Unsplash