La società civile italiana antidoto alla crisi della democrazia?

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail to someone
Print Friendly

Quella del titolo è la domanda a cui ha cercato di rispondere un report curato da Osservatorio Balcani e Caucaso Transeuropa, nell’ambito del progetto Winning the Narrative, finanziato da Civitates, che abbiamo coordinato e a cui ha partecipato anche The Good Lobby.

La ricerca esplora la capacità di risposta della società civile italiana a quella che viene definita internazionalmente come “la riduzione degli spazi d’azione civica”. Nello specifico, si interroga sulla capacità di partecipazione della società civile al processo politico, esplorando i possibili fattori di forza e debolezza che incidono o possono incidere sulla possibilità di azione della società civile.
Abbiamo cercato di capire se e come la società civile italiana sia cambiata nel tempo, il suo rapporto con la politica e con l’opinione pubblica e fino a che punto abbia avviato una riflessione sulla sua capacità di fare pressione politica da un lato e sull’importanza della comunicazione e quindi di incidere sull’opinione pubblica dall’altro.

Dal punto di vista metodologico, si è preso in esame la letteratura scientifica dedicata alla società civile italiana, i rapporti pubblicati sul tema dalle organizzazioni internazionali e sono state realizzate 18 interviste in profondità con rappresentanti di organizzazioni nazionali della società civile italiana.

Il risultato è questo report (qui nella versione inglese) che lanciamo oggi e che presenteremo – e di cui discuteremo – pubblicamente nelle prossime settimane.

LEGGI: La società civile italiana: da bersaglio ad antidoto alla crisi della democrazia?

Italian civil society: from target to antidote to the crisis of democracy?