CILD al Comitato Diritti Umani ONU: di che si tratta?

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Dal 6 al 10 marzo CILD sarà a Ginevra in occasione della 119esima sessione del Comitato Diritti Umani ONU (in inglese: Human Rights Committee o HRC), presentando alcune relazioni relative all’operato del governo italiano su diritti umani e libertà civili.

Qui proviamo a spiegare di che si tratta e perché è importante esserci.

Che cosa è lo Human Rights Committee?
Lo Human Rights Committee è un organismo delle Nazioni Unite composto da 18 esperti indipendenti che si occupa dell’implementazione dell’International Covenant on Civil and Political Rights (in italiano: Patto internazionale sui diritti umani).

Questo trattato Onu è stato adottato nel 1966 e si compone di 53 articoli divisi in sei parti tematiche: 1. diritto all’auto-determinazione; 2. scopo della Convenzione; 3. diritti individuali e libertà fondamentali; 4, 5, 6. creazione e funzioni del Comitato e altre questioni tecniche.

Ogni Stato membro è tenuto a presentare dei rapporti relativi all’implementazione della Convenzione. Il primo rapporto è fornito entro un anno dal momento in cui lo Stato entra nella Convenzione, mentre i successivi devono essere presentati quando il HRC ne fa richiesta. Gli ‘expert members’ sono eletti dagli Stati, non come rappresentanti ma su base individuale. Devono dimostrare una elevata qualità morale e competenze riconosciute nel campo dei diritti umani.

Come funzionano le sessioni?
Ogni Stato viene esaminato generalmente dallo HRC una volta ogni quattro anni. Lo HRC si riunisce tre volte l’anno in sessioni che hanno lo scopo di esaminare i rapporti degli Stati, prendere in considerazione le comunicazioni individuali dei cittadini e produrre commenti che servano da raccomandazione per gli Stati.

Sulla base dell’ultimo rapporto presentato dallo Stato, lo HRC redige una List of Issues che evidenzia le questioni di maggior preoccupazione delle quali il Comitato intende occuparsi durante la sessione. La List of Issue viene mandata agli Stati, che possono rispondere per iscritto prima della sessione o aspettare di rispondere solamente durante la sessione stessa. Dopo la sessione, lo HRC redige osservazioni conclusive contenenti raccomandazioni che vengono inviate agli Stati.

Quella riguardante anche l’Italia si terrà a Ginevra dal 3 al 29 Marzo 2017. Nella stessa sessione verranno esaminati anche esaminati il Bangladesh, la Bosnia e l’Erzegovina, la Serbia, la Thailandia e il Turkmenistan.

In che cosa consiste il lavoro delle ONG?
Le ONG hanno l’opportunità di presentare rapporti ombra sulla situazione dei loro Paesi. Il loro lavoro permette di mettere in luce problemi ed eventuali violazioni dell’ICCPR che possono non emergere dai rapporti degli Stati. Cild, nonché varie organizzazioni a essa appartenenti, hanno presentato alcuni rapporti ombra.

Quali temi comprende la ‘List of Issues’ per l’Italia?
Tra i principali temi di attualità che verranno trattati nella sessione del marzo 2017 ci sono le politiche sull’immigrazione, il miglioramento del sistema giudiziario, l’affollamento delle carceri, i diritti dei detenuti, la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, l’integrazione dei Rom e la violenza sulle donne.

Le raccomandazioni dello HRC hanno un carattere vincolante?
Queste raccomandazioni sono costituite sul modello della soft law. Raccomandano agli Stati misure da prendere per rispettare i propri impegni internazionali ma non sono vincolanti e non prevedono meccanismi sanzionatori in caso di inottemperanza.

 

Approfondimento a cura di Malika Bêche-Capelli.
Copertina: Human Rights and Alliance of Civilizations Room of the Palace of Nations, Ginevra. Foto di Ludovic Courtès – Wikimedia Commons