Giustizia criminale: CILD ad Atene per la conferenza LEAP
Oggi e domani siamo ad Atene per la conferenza annuale di LEAP, la Legal Experts Advisory Panel: si tratta di una rete europea di esperti in giustizia penale e dei diritti umani che si occupa di promuovere la cooperazione giudiziaria equa ed efficace in Europa.
Come negli anni precedenti, sarà l’occasione per gli esperti legali provenienti da tutta Europa di discutere di varie questioni relative alla giustizia penale, tra cui la custodia cautelare, il Mandato di Arresto Europeo e del diritto difesa nei tribunali.
Nell’ultimo anno, la rete LEAP è stata testimone di alcuni sviluppi positivi nell’UE per quanto riguarda i diritti procedurali, compresa l’adozione della direttiva Legal Aid e l’entrata in vigore della direttiva sul diritto di accesso a un avvocato. Tuttavia, molto lavoro resta da fare per quanto riguarda l’effettiva attuazione di tali strumenti, assicurando nel contempo che le nuove leggi nazionali non regrediscano in materia di diritti della difesa. Nel frattempo, la custodia cautelare rimane un problema enorme in molti paesi e le corti europee stanno iniziando ad affrontare gli abusi che avvengono al momento di decidere dell’estradizione di sospetti all’interno e all’esterno dell’UE.
La prima parte del convegno si occuperà di custodia cautelare e giustizia transfrontaliera. I relatori analizzeranno come gli abusi della detenzione preventiva indeboliscano strumenti di cooperazione internazionale, come il mandato di arresto europeo. Saranno esaminati anche gli sviluppi nei paesi terzi, con particolare riferimento alle misure di emergenza attuate in Turchia, dopo il tentativo di colpo di stato del luglio 2016 e le varie risposte da parte dei giudici comunitari, come le richieste di estradizione che arrivano Ankara.
Nella seconda sessione si approfondiranno i rimedi giurisdizionali previsti per le violazioni del diritto ad un processo equo. Durante questo panel, il gruppo di lavoro LEAP sui ricorsi giurisdizionali lancerà un nuovo documento politico sul caso di Ibrahim e altri contro Regno Unito.
La terza e ultima parte del convegno sarà dedicata a favorire le conversazioni con i membri LEAP per lo sviluppo dei piani d’azione nazionali per sostenere il diritto a un processo equo.
Al momento la rete LEAP conta oltre 200 membri, tra avvocati, ONG e accademici, che copre tutti i 28 Stati membri dell’UE. Grazie al coordinamento Fair Trials, LEAP è in grado di offrire una visione su una vasta gamma di temi di giustizia penale dell’Unione europea, ma anche di rafforzare la cooperazione tra i difensori dei diritti umani nel lavoro transfrontaliero.