UNAR, la CILD scrive alla sottosegretaria Boschi

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Dopo le polemiche scaturite dal servizio della trasmissione “Le Iene”, che ha poi portato alle dimissioni del direttore dell’UNAR Francesco Spano, diverse associazioni hanno preso la parola per difendere l’importanza di un Ufficio che combatta discriminazioni e razzismo, auspicando al contempo una maggiore indipendenza dello stesso.

Lo abbiamo fatto anche noi con il nostro presidente Patrizio Gonnella.

Concetti che abbiamo voluto ribadire anche al Governo con una lettera inviata alla sottosegretaria Maria Elena Boschi. Nel documento abbiamo posto al centro il ruolo strategico che l’Unar ha avuto e potrebbe avere per favorire un cambiamento culturale nel nome dell’uguaglianza e delle libertà fondamentali, grazie alle attività di prevenzione e contrasto delle discriminazioni di carattere razzista, sessista, religioso, etnico, fondate sulla nazionalità, sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, ribadendo la nostra ferma convinzione che l’Unar vada difeso, protetto ma anche reso autenticamente indipendente dall’autorità di Governo.

Infine, nella lettera, abbiamo auspicato che si arrivi presto alla nomina di un responsabile di alto profilo dell’Unar, suggerendo che lo stesso sia una figura che per storia, cultura personale, autorevolezza possa dare all’Ufficio quel ruolo di grande rilievo che ancor più potrebbe avere in una fase delicata come quella attuale, dominata da populismi e sentimenti xenofobi.

 

Foto di copertina di Palazzo Chigi, via Flickr – Licenza (CC BY-NC-SA 2.0)