[UPDATE] Open Migration al Festivaletteratura
Dal 7 all’11 settembre torna la ventesima edizione del festival della letteratura di Mantova – che quest’anno è anche capitale italiana della cultura.
Tra i tantissimi eventi in calendario ed i numerosi ospiti attesi per il ventesimo compleanno dell’importante rassegna c’è anche Open Migration, che sarà presente con un Info Point sul tema delle migrazioni organizzato in collaborazione con Forensic Oceanography e Archivio Memorie Migranti [in fondo al post trovate il programma dei nostri incontri].
Oltre quattrocento ospiti per festeggiare venti anni di Festivaletteratura
In occasione del suo ventesimo compleanno, il Festivaletteratura accoglierà oltre quattrocento ospiti di richiamo fra scrittori, artisti, poeti, saggisti, musicisti e scienziati, pronti a dare il proprio contributo alla fittissima e variegata programmazione dei cinque giorni della kermesse.
Tra questi, alcuni intellettuali di fama internazionale come Jonathan Coe e Alain de Botton, i premi Pulitzer Roger Rosenblatt e Philip Schultz, ma anche tanti italiani come Erri De Luca, Carlo Lucarelli e il gruppo Wu Ming. Si parlerà di prototipi di libri futuri nella rivoluzione elettronica, di videogiochi e città digitali, di geografia emotiva e grammatica dell’interiorità, di matematica astratta, di astronomia (per uscire a rivedere le stelle), di come leggere Shakespeare, e di moltissimo altro.
Il focus sulle migrazioni, la grande tematica del nostro tempo
Non manca nemmeno l’attenzione per i grandi eventi del nostro tempo, in primis i cambiamenti climatici e, soprattutto, il fenomeno delle migrazioni.
Uno dei primi eventi del Festival è appunto dedicato alla “sindrome delle frontiere”: Gazmend Kapllani, che nel suo “Breve diario di frontiera” ha raccontato con un umorismo nero cosa significhi lasciare il proprio paese per cercare un futuro migliore o anche semplicemente un futuro parlerà di frontiere – non solo geografiche – con il giornalista Alessandro Leogrande. Leogrande, vicedirettore di “Lo Straniero” e autore di “La Frontiera”, tornerà poi sul palco a spiegare il proprio tentativo restituire un nome e un volto alle storie che si nascondono dietro i “viaggi della speranza” raccogliendo le testimonianze dei migranti in fuga dalla propria terra
d’origine, incontrandoli a Lampedusa, in Libia, a Patrasso e in Eritrea.
Open Migration sarà invece presente per tutta la durata del Festival con l’Info Point sulle migrazioni. L’obiettivo? Mettere a disposizione di tutti dati e strumenti che permettano di formarsi un’opinione non emotiva e priva di pregiudizi sulle migrazioni. Per cinque giorni alla tenda di piazza Erbe il pubblico potrà testare le proprie effettive conoscenze su questa materia complessa, accedere a contributi filmati, grafici e pubblicazioni, ascoltare esperti e testimoni diretti per imparare a smontare gli stereotipi più abusati e acquisire maggiore consapevolezza.
Il programma
Giovedì, ore 12: “Varcare il confine: viaggio verso l’Europa”. Focus su Turchia e Balcani con Dimitri Bettoni, Osservatorio Balcani Caucaso
Giovedì, ore 17: “Confini d’Europa: Grecia” – Ioakeim Vraivas (Solidarity Now)
Venerdì, ore 12: “Confini d’Europa: Ventimiglia” – Alessandra Ballerini
Venerdì, ore 17: “Corridoi umanitari: un’alternativa sicura e legale” – Nicola Pedrazzi (FCEI – Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia). In collegamento da Lampedusa Alberto Mallardo, operatore dell’Osservatorio di Mediterranean Hope-FCEI.
Sabato, ore 17: “Tra accoglienza ed esclusione: analisi del diritto d’asilo in Europa e in Italia oggi e prospettive future” – Gianfranco Schiavone (ASGI), Valeria Verdolini
Ci vediamo a Mantova!