#IDAHOT16: qual è lo stato dei diritti LGBTI in Italia ed Europa?

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Oggi in tutto il mondo si celebra la giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia. In occasione di #IDAHOT16, facciamo il punto sulla situazione dei diritti LGBTI in Italia e in tutto il vecchio continente grazie all’annuale rapporto in materia di ILGA-Europe (ONG internazionale composta da oltre 40 organizzazioni che lavorano per l’uguaglianza e per i diritti umani delle persone LGBTI).

La valutazione annuale della situazione dei diritti LGBTI in Italia

L’Italia è al trentacinquesimo posto su 49 paesi, con un voto di 19,75%.
I numeri sono allarmanti e dimostrano che l’Italia è davvero molto indietro degli altri paesi occidentali riguardo alla situazione dei diritti umani delle persone LGBTI.

Nel corso del 2015, una serie di episodi hanno evidenziato la povera prestazione del paese riguardo alla situazione dei diritti umani delle persone LGBTI in Italia.
I discorsi omofobi rappresentano infatti un problema diffuso e comune in Italia e troppo spesso affollano le pagine dei giornali (e non solo). Non sono mancati nemmeno gli episodi di violenza e bullismo -il che solleva consistenti perplessità sulla decisione di eliminare le misure per contrastare il bullismo omobofo dalla strategia LGBTI nazionale.

Piccoli progressi, tra le sentenze dei giudici italiani ed europei e la tanto attesa legge sulle unioni civili

I più consistenti interventi in positivo sui diritti delle persone LGBTI sono stati attuati non dal legislatore ma bensì dai giudici che, in numerosi casi, hanno riconosciuto diritti di custodia condivisa e adozione per genitori non-biologici o ratificato matrimoni celebrati all’estero.

Fondamentale è stata la pronuncia della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo nello storico caso storico Oliari c. Italia, in cui i giudici di Strasburgo hanno severamente ammonito il legislatore italiano per la mancanza di una normativa specifica rivolta alle coppie dello stesso sesso. La decisione della corte ha accelerato l’approvazione del tanto discusso progetto di legge sulle unioni civili italiano – che è la scorsa settimana è infine stato approvato, pur in una versione severamente “diluita”.

L’opinione pubblica italiana ed europea sostiene l’amore egualitario

Secondo un sondaggio di opinione in Italia, il 51% dei rispondenti è a favore del matrimonio egualitario e il 67% supporta le unioni civili.
Secondo l’Eurobarometro, oltre il 70% degli europei pensa che la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere sia un problema consistente ed è d’accordo sul fatto che le persone LGBTI dovrebbero avere gli stessi diritti delle persone eterosessuali.

Malta come modello per gli altri paesi europei

Per concludere, un piccolo case-study. Malta, il più piccolo dei paesi europei, è al primo posto della classifica con un (ottimo) voto di 87,75%. La situazione dei diritti umani delle persone LGBTI in Malta è considerata come la migliore nel continente, soprattutto grazie alla sua legislazione pionieristica in materia. Con la rivoluzionaria legge sull’identità, l’espressione e le caratteristiche di genere, Malta è infatti divenuta il primo paese nel mondo a proibire procedure chirurgiche non necessarie sulle caratteristiche sessuali di qualcuno senza il suo consenso.

 

Foto di copertina di Miguel Discart, via Flickr – Licenza (CC BY-SA 2.0)