Amarsi un po’. Ecco i primi volti dei protagonisti della nostra campagna

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Luigi Cavanna, Valeria Kone e Khassim Diagne, Mariateresa Gallea. Sono le loro storie ad aprire Amarsi un po’, la campagna che abbiamo lanciato lunedì mattina per raccontare la forza della società civile dentro e oltre la pandemia.

Il Prof. Luigi Cavanna – Direttore del Dipartimento di oncologia-ematologia presso la Azienda USL di Piacenza – fin dallo scoppio della pandemia ha inaugurato quello che viene definito il “modello Piacenza”: prendersi cura a casa dei malati Covid per evitare che si arrivi all’ospedalizzazione, intervenendo prima che le loro condizioni di salute possano diventare più serie e garantendo al contempo una dimensione più umana nella cura dei pazienti spesso soli e anziani.
Coloriage è la sartoria sociale di Roma che, in pieno lockdown, ha iniziato a produrre mascherine, distribuendole dietro offerta libera o gratuitamente alle persone meno abbienti. Un’attività che in questi giorni continua ad alimentare una solidarietà a doppio binario
La dottoressa Gallea è il medico di medicina generale che, insieme a due giovani colleghi, lo scorso febbraio ha risposto ad un appello per sostituire i medici di famiglia di Vo’ Euganeo, travolto dallo scoppio della pandemia.

Siamo stati colpiti da questa pandemia all’improvviso e nelle cose più care: la vita, la salute, gli affetti, le relazioni, il lavoro. E vogliamo davvero uscirne, tutti. Non solo vivi, ma anche uniti e migliori. Questo non dipende solo dalla capacità di chi guida il paese e dall’impegno della comunità medica e scientifica. Ognuno di noi ha un ruolo da giocare, piccolo o grande che sia. Con questo spirito abbiamo pensato ad Amarsi un po’, una campagna a cui vogliamo già molto bene e che speriamo di veder crescere. Per raccontare e praticare la libertà e i diritti, partendo da chi li difende e li coltiva. 

Queste tre storie formano il primo nucleo della campagna che si espanderà nelle prossime settimane grazie al contributo di chi durante la pandemia ha messo il proprio lavoro al servizio del bene comune.

La campagna è su https://amarsiunpo.co/

È possibile segnalare nuove storie a info@amarsiunpo.co