Il FOIA e la buona amministrazione: l’accesso civico generalizzato

FOIA
Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail to someone
Print Friendly

Il 30 novembre la Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti Civili (CILD) promuove un corso di aggiornamento dal titolo “L’amministrazione trasparente e il diritto alle informazioni: l’accesso civico generalizzato”.

Giornalisti, avvocati, studenti e cittadini si confronteranno su questo importante strumento di democrazia diretta che garantisce il diritto di conoscere gli atti pubblici e promuovere la trasparenza ed il buon andamento delle pubbliche amministrazioni.

La possibilità di accedere alle informazioni detenute dalle pubbliche amministrazioni nazionali (come ad es i ministeri) e locali (come le regioni, i comuni, le università e le ASL) attraverso lo strumento del FOIA rappresenta un diritto fondamentale, la cui rilevanza è stata sottolineata anche dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, poiché l’accesso alle informazioni rappresenta il presupposto di una piena partecipazione come cittadini alla vita democratica.

Cosa è il FOIA

Il Freedom of Information Act (FOIA) è stato introdotto in Italia dal decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (come modificato dal decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97) e tutela la libertà d’informazione e il diritto di accesso civico (semplice e generalizzato) agli atti amministrativi.

L’obiettivo della normativa, come specifica anche il Dipartimento della Funzione Pubblica, è quello di favorire una maggiore trasparenza nel rapporto tra le istituzioni e la società civile, nonché di incoraggiare un dibattito pubblico informato su temi di interesse collettivo.

Il principio che guida l’intera normativa è la tutela preferenziale dell’interesse conoscitivo di tutti i soggetti della società civile: in assenza di ostacoli riconducibili ai limiti previsti dalla legge, le amministrazioni devono dare prevalenza al diritto di chiunque di conoscere e di accedere alle informazioni possedute dalla pubblica amministrazione.

Il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97

Sono trascorsi quasi tre anni da quando il decreto legislativo 25 maggio 2016, n. 97 ha introdotto questa forma di accesso civico “universale” a dati e documenti pubblici, con modifiche di non poco rilievo al c.d. decreto trasparenza, approvato appena tre anni prima. Il sistema di accesso civico generalizzato previsto dalla riforma, ispirata al modello del Freedom of Information Act (FOIA) statunitense, prevede che chiunque, indipendentemente dalla titolarità di situazioni giuridicamente rilevanti e senza obbligo di motivare la richiesta, possa accedere a documenti e dati detenuti dalle amministrazioni pubbliche, ulteriori rispetto a quelli oggetto di un obbligo di pubblicazione, nel rispetto di una serie di limitazioni.

In linea con le discipline FOIA previste nell’Unione europea la finalità della normativa, espressa dal novellato art. 5, comma 2 del d.lgs. n. 33/2013, è quella di favorire “forme diffuse di controllo sul perseguimento delle funzioni istituzionali e sull’utilizzo delle risorse pubbliche e di promuovere la partecipazione al dibattito pubblico” .

Il d.lgs. n. 33/2013 aveva, infatti, già rafforzato il versante attivo della trasparenza attraverso la previsione di un dovere di pubblicazione da parte delle amministrazioni pubbliche delle informazioni ritenute maggiormente rilevanti dal legislatore. Il decreto FOIA ha aggiunto la la possibilità per chiunque di esigere dalle amministrazioni pubbliche qualsiasi tipo di informazione, non soggetta a limitazione.

Il seminario FOIA e l’impegno di CILD sul tema

A tre anni di distanza si impone quindi un primo momento di riflessione interdisciplinare tra le ONG che hanno maggiormente utilizzato questo strumento, giornalisti di inchiesta e avvocati esperti che hanno già ottenuto prime importanti vittorie nei tribunali amministrativi.

La CILD è da sempre impegnata su questo versante e nel 2019 è anche intervenuta ad adiuvandum in tre ricorsi giurisdizionali, uno relativo alla mancata ostensione dell’accordo Italia-Niger (Il Fatto Quotidiano, Avvenire, Questione Giustizia, video realizzato da CILD), il secondo relativo alla mancata ostensione delle concrete modalità di salvataggio nel mar Mediterraneo ad opera della Guardia costiera italiana e il terzo sulla mancata ostensione di documenti relativi ai droni armati presso la base di Sigonella.

“Il corso di aggiornamento si propone non solo di offrire una panoramica dei primi anni di applicazione della nuova legge FOIA, attraverso la riflessione di giornalisti, associazioni e avvocati che si sono avvalsi di questo strumento di democrazia diretta” dichiara l’avvocato Gennaro Santoro, esperto di accesso civico generalizzato e consulente della CILD, “ma anche di proporre soluzioni pratiche e proposte di riforma legislativa per ovviare alle problematiche finora riscontrate”.
A margine del seminario è anche previsto un laboratorio pratico per imparare a scrivere un accesso civico a cura di Diritto di Sapere.

L’evento apre il CILD Fest 2019 in programma per l’intera giornata al Roma Scout Center – Largo dello Scautismo, 1 Roma. Agli avvocati che parteciperanno saranno riconosciuti 2 crediti formativi ordinari, per iscriversi è necessario inviare una email all’indirizzo flaminia@cild.eu.

Il CILD Fest si concluderà con i premi CILD 2019, destinati a persone che si sono distinte, nel corso dell’anno, per la promozione e protezione delle libertà civili, contribuendo a diffondere la cultura dei diritti umani nel nostro Paese. Il premio avvocato si quest’anno è dedicato alla memoria dell’avvocato Luca Santini scomparso di recente.

Si ringrazia Nicolas Liuzzi per aver contribuito a questo articolo