Diritti dei detenuti, prosegue la cooperazione tra ONG italiana e russa

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Una Organizzazione Non Governativa (ONG) italiana e una russa hanno stretto forti legami per condividere informazioni ed esperienze nel campo dei diritti dei detenuti. Questa cooperazione continua nonostante gli arresti di attivisti dell’ONG italiana da parte della polizia russa.

La cooperazione tra Antigone & Man and Law

Con il sostegno dell’EU-Russia Civil Society Forum, l’ONG italiana Antigone e l’ONG russa Man and Law, due organizzazioni che lavorano nel campo dei diritti dei detenuti, hanno partecipato al progetto “Rights in prison. EU-Russia Civil Society Forum and the defence of fundamental rights in the penitentiary system”. Il programma consiste nella costruzione di una forte collaborazione finalizzata a condividere informazioni ed esperienze e, in generale, a ottenere una più ampia cooperazione tra le organizzazioni della società civile russa ed europea impegnate nella tutela dei diritti dei detenuti.

In questo quadro, le due organizzazioni hanno avviato una stretta collaborazione. Nel luglio del 2016 una delegazione russa è venuta in Italia per una visita finalizzata allo scambio di informazioni, culminata nel seminario “La società civile in Russia e in Italia. Scambio di esperienze e opportunità di cooperazione”. Il seminario è stato principalmente un luogo in cui discutere le difficili condizioni di lavoro in cui gli attivisti delle ONG russe svolgono la propria attività e le future opportunità di cooperazione.

Gli arresti

Successivamente, una delegazione italiana si è recata in Russia per incontrare Man and Law e altre organizzazioni della società civile. Sfortunatamente, la loro missione è finita prima del previsto, quando la polizia russa ha fatto irruzione nel corso di una riunione e arrestato gli attivisti italiani. Gli attivisti sono stati trattenuti in una stazione di polizia per 10 ore e sottoposti a lunghi e incalzanti interrogatori. Grazie all’intervento delle autorità italiane e al supporto logistico degli attivisti di Man and Law, la spiacevole situazione si è conclusa abbastanza rapidamente con il pagamento di una multa di lieve entità.

L’obiettivo della polizia non era tanto quello di valutare la legittimità dell’ingresso degli italiani in Russia, ma più probabilmente si è trattato di una delle tante operazioni intimidatorie di controllo intraprese dalla polizia russa contro le ONG, soprattutto in presenza di sospetti stranieri.

Nonostante lo spiacevole incidente, la cooperazione tra Antigone e Man and law è proseguita.

Strasburgo e la protezione dei diritti in carcere

Recentemente, le due organizzazioni hanno pubblicato un lavoro congiunto che tratta di come la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (Corte EDU) possa essere uno strumento efficace per la protezione e il progresso dei diritti dei detenuti.

La giurisprudenza della Corte EDU cui si fa riferimento nella pubblicazione ha definito una serie di norme per la detenzione che possono essere utilizzate dai difensori dei diritti umani per sostenere i loro casi di fronte ai giudici nazionali, ai decisori e all’opinione pubblica, oltre ai casi della stessaC Corte EDU, le cui decisioni potrebbero essere utilizzate per migliorare le condizioni delle carceri a livello nazionale.

Banca dati delle organizzazioni per i diritti dei detenuti

Infine, Antigone e Man and Law hanno creato un database contenente i dati di tutte le organizzazioni della società civile di Russia e Europa impegnate nella tutela dei diritti fondamentali nelle carceri. Il database ha l’obiettivo di facilitare lo scambio di dati e la cooperazione tra i paesi.