La lezione delle differenze: Comunità LGBT e dialogo ebraico-musulmano

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Io e Wajahat Abbas ci siamo conosciuti al Pride di Milano del 2016. Io con la bandiera rainbow con la stella di Davide, lui con il cartello a sfondo arcobaleno e la scritta Allah loves Equality. È stato “amore a prima vista”.

L’immagine di noi due ha suscitato sul Web sorpresa, speranza, scetticismo. Eppure non era la prima volta in Europa che ebrei e musulmani si trovavano su specifici dossier. Meno di un mese fa, per esempio, ci siamo riuniti ad Amsterdam per coordinarci a difesa di macellazione rituale e circoncisione, due tradizioni religiose che in certe parti d’Europa sono sempre più minacciate da iniziative di legge di democratici parlamenti. Succede in Olanda, Belgio, Germania.

Dunque perché non potremmo trovare un dialogo e un’unità di intenti anche su altri temi, che riguardano le nostre comunità e la società in generale?

L’emancipazione di una persona omosessuale ebrea o musulmana, che voglia restare parte della sua comunità, ha risvolti religiosi e teologici ma anche in senso lato culturali e sociali. Parlarne è il primo passo. Cercare alleanze il passo successivo.

Con Wajahat e gli amici di Allah loves Equality abbiamo subito stretto un rapporto di amicizia sincera, consapevoli che la nostra azione comune all’interno del Movimento LGBT italiano e internazionale può dargli nuova energia e obiettivi, soprattutto in vista delle sfide che il movimento si appresta ad affrontare, in particolare l’impatto sulla popolazione LGBT dell’odio sociale acuito dai flussi migratori.

Il Congresso Mondiale degli ebrei LGBT tiene in grande considerazione la collaborazione con gli amici musulmani, sempre presenti durante le attività più importanti e i lavori delle Conferenze che si svolgono annualmente in una diversa parte del mondo.
Nel 2018 saremo proprio noi di Magen David Keshet Italia a ospitare a Roma la Conferenza del World Congress of LGBT Jews nel mese di marzo e la sessione dei lavori che dedicheremo alle attività con i musulmani LGBT è tra le principali.

L’appartenenza ad una comunità religiosa per una persona LGBT può significare subire ulteriori discriminazioni. Questo è vero anche per ebrei e musulmani. Queste discriminazioni stanno facendo emergere all’interno della stessa comunità LGBT nuove forme di militanza, di dialogo, di relazioni e una capacità di supportarsi che altrove è quasi impossibile registrare. Può la comunità LGBT essere uno dei luoghi da cui partire per arricchire il dialogo tra culture religiose e laiche in Italia e nel Mondo?
Questa è la sfida, l’inizio di un percorso comune di dialogo, di studio e di supporto reciproco che vedrà un momento fondamentale di confronto il prossimo 18 settembre durante il convegno “La lezione delle differenze: il ruolo delle comunità LGBT nel dialogo ebraico-musulmano” organizzato dalla Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili in collaborazione con noi di MDKI. A Roma discuteranno ministri di culto e attivisti laici ed LGBT provenienti da diverse parti d’Europa.