Il MISE risponde alla nostra lettera: revocherà licenza di Area SpA
“Verso revoca definitiva”
Inizia così la nota ufficiale che il Ministero dello Sviluppo Economico ha diffuso ieri sera dopo che la nostra lettera sul controllo delle esportazioni è stata ripresa dai media nazionali (La Stampa, Il Fatto Quotidiano, Motherboard Italia, tra gli altri) e sui social media.
La lettera – scritta con i colleghi inglesi di Privacy International e quelli italiani del Centro Hermes (membri di CILD) – chiedeva chiarimenti e provvedimenti dopo la notizia che un’azienda italiana, Area SpA, sarebbe stata autorizzata a vendere tecnologia di sorveglianza delle comunicazioni in rete alla Technical Research Department (TRD), agenzia di intelligence egiziana dall’operato oscuro.
La nota del Ministero dice che
“il 7 luglio 2016 è stato avviato il provvedimento di riesame in autotutela dell’autorizzazione concessa alla società AREA S.p.A e concernente l’esportazione in Egitto di un sistema di monitoraggio delle comunicazioni su rete funzionante con protocollo internet.
[…]Al termine del processo di riesame di cui sopra l’autorizzazione è stata sospesa e, in occasione della prossima riunione dell’apposito Comitato consultivo, si procederà alla sua revoca definitiva“.
La nostra lettera fa seguito alla pubblicazione, il mese scorso, di un rapporto di Privacy International sull’ambizioso progetto del governo siriano di sorvegliare l’infrastruttura delle comunicazioni del Paese, grazie all’aiuto di varie aziende europee, inclusa l’italiana Area, che vende numerosi prodotti di sorveglianza usati per monitorare le telecomunicazioni e il traffico Internet. Il mese scorso i suoi uffici sono stati perquisiti dalla polizia italiana, proprio in relazione agli affari dell’azienda con la Siria.
Apprezziamo l’impegno del Ministero e ci impegniamo a tenere gli occhi aperti: attenderemo la prossima riunione del Comitato consultivo e vi aggiorneremo sull’esito.