365 giorni senza Giulio Regeni

Share on FacebookTweet about this on TwitterShare on LinkedInEmail to someone
Print Friendly

Oggi è il 25 gennaio, il che vuol dire che è trascorso un anno esatto dalla scomparsa di Giulio Regeni al Cairo. 365 giorni esatti senza Giulio, 365 giorni senza verità e giustizia.

Per questo oggi è anche una giornata di mobilitazione nazionale per continuare a chiedere tutti insieme la verità sul brutale omicidio del giovane ricercatore italiano.

Siamo dunque scesi in piazza ancora una volta con gli amici di Amnesty International Italia – insieme a cui nel corso di questi 365 giorni abbiamo organizzato sit-in e fiaccolate per chiedere risposte sul caso Regeni – unendoci alla loro iniziativa.

Antigone e CILD a #365giornisenzagiulio
Antigone e CILD a #365giornisenzagiulio

Il flash mob #365giornisenzaGiulio

Al grido di #365giornisenzaGiulio, centinaia di persone si sono trovate a Roma nel cortile dell’Università La Sapienza in un imponente flash mob per chiedere giustizia per Regeni.
Prima e dopo, gli interventi sul palco, condotti da Marino Sinibaldi (direttore di Rai Radio 3): a fare gli onori di casa Antonio Marchesi e Riccardo Noury, presidente e portavoce di Amnesty International Italia; poi il nostro presidente Patrizio Gonnella, che nel suo intervento ha ricordato la questione aperta dell’esportazione di tecnologie di sorveglianza in Egitto nonché la necessità di introdurre il reato di tortura in Italia per poter chiamare col suo nome quanto avvenuto a Giulio.

L’intervento del Presidente CILD Patrizio Gonnella a #365giornisenzagiulio

A seguire gli interventi Giuseppe Giulietti (presidente della Federazione nazionale della stampa italiana) e il giornalista di Repubblica Carlo Bonini, che ha seguito il caso fin dalle prime ore ed ha voluto sottolineare come si tratti evidentemente di un “omicidio di stato”.
Lo scrittore Erri De Luca e gli attori Arianna Mattioli e Andrea Paolotti hanno invece letto dei vitalissimi estratti dai diari di viaggio di Giulio Regeni. Infine, il caloroso saluto della piazza ai genitori di Giulio, Paola e Claudio, intervenuti in collegamento telefonico. E la promessa di non lasciarli soli, mai, finché verità non sarà fatta.

La mobilitazione continua

La giornata, comunque, non è ancora finita e la mobilitazione continua: alle 19.41, l’ora in cui Giulio Regeni uscì per l’ultima volta da casa sua, si accenderanno centinaia e centinaia di fiaccole in memoria di Giulio – innanzitutto a Fiumicello (città natale del ricercatore), ma anche Bergamo, Bologna, Brescia, Cagliari, Lecce, Napoli, Padova, Palermo, Pesaro, Pescara, Perugia, Pisa, Roma, Rovereto, Rovigo, Trento e Trieste [qui l’elenco completo delle iniziative].

Foto di copertina: il flash-mob (via Università La Sapienza).