Difendiamoli! Storie di difensori dei diritti umani nel mondo e strategie di protezione

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Arrivano da Iraq, Siria, Egitto, Afghanistan, Mauritania e India, e saranno in Italia ospiti di un convegno organizzato alla Camera dei Deputati di Roma. Sono le attiviste e gli attivisti per i diritti umani che compongono la delegazione internazionale accompagnata da una coalizione di organizzazioni italiane impegnate sul fronte della tutela e della protezione degli human rights defenders.

La categoria degli human rights defenders – “difensori dei diritti umani” – include uno spettro molto ampio di attivisti, blogger, giornalisti, avvocati e sindacalisti che, in ogni parte del mondo, si battono per la difesa dei diritti umani. Persone a rischio, che subiscono spesso persecuzioni e minacce nei paesi in cui operano, e che necessitano protezione.

Di questo discuteranno il 28 novembre – nel contesto del convegno “Difendiamoli! Storie di difensori dei diritti umani nel mondo e strategie di protezione – Malek Adly (avvocato, attivista per i diritti umani – Egitto); Nibras Almamuri (Presidente dell’Iraqi Women Journalist Forum – Iraq); Weeda Ahmad (Social Association of Social Justice Seekers – Afghanistan); Aseem Trivedi (Save your voice campaign – India); Biram Dah Abeid (Initiative for the Resurgence of the Abolitionist Movement – Mauritania) e Zaidoun al Zoabi (Presidente Union of Syrian Medical Relief Organizations – Siria).
Hanno confermato la loro partecipazione anche il Sen. Luigi Manconi, Presidente della Commissione Straordinaria per la Protezione dei Diritti Umani del Senato della Repubblica, l’On. Pia Locatelli, Presidente del Comitato Diritti Umani della Commissione Esteri della Camera dei Deputati.

Il convegno è il primo passo di una nuova campagna nazionale ideata dalle organizzazioni promotrici per la protezione degli human rights defenders.
La campagna si rivolge in questa prima fase a Governo e Parlamento affinché l’Italia, sulla scia di quanto fatto da altri paesi europei, impegni il proprio corpo diplomatico a monitorare le condizioni dei difensori dei diritti umani in paesi terzi, attraverso l’adozione di specifiche linee guida, nonché ad elaborare un regime di visti temporanei per gli attivisti a rischio. Richieste, queste, contenute in una lettera inviata ad ottobre al Ministro Gentiloni e firmata da oltre 20 associazioni e organizzazioni italiane.

La campagna e il convegno che la lancia sono promossi da: AIDOS, Amnesty International, Associazione Antigone, AOI, ARCI, ARCS, Associazione Articolo 21, CGIL, Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, Comitato Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, COSPE, Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, Giuristi Democratici, Greenpeace Italia, Legambiente, Libera. Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Non c’è Pace senza Giustizia, Radicali Italiani, Rete per la Pace, Terra Nuova, Progetto Endangered Lawyers/Avvocati Minacciati, Unione Camere Penali Italiane, Un ponte per…

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