Omofobia di stato: com’è la situazione in Italia e nel resto del mondo?

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Il 17 maggio, il giorno internazionale contro l’omofobia, ILGA ha pubblicato la sua undicesima edizione del rapporto State Sponsored Homophobia (e cioè: omofobia sostenuta dallo stato), studio mondiale riguardo alle leggi sull’orientamento sessuale.

ILGA è una federazione internazionale composta da ben 1200 organizzazioni provenienti da 125 paesi impegnate per i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuale, trans e intersex.
State Sponsored Homophobia è una risorsa fondamentale per i difensori dei diritti umani, per le organizzazioni civili, per i media, per le agenzie dei governi e delle Nazioni Unite e anche per altri partecipanti interessati alle leggi sull’orientamento sessuale.

I numeri più importanti del sondaggio sull’omofobia di stato

Secondo il rapporto in 199 Stati membri delle Nazioni Uniti non ci sono pene legali per atti sessuali tra adulti consenzienti dello stesso sesso. Tuttavia ci sono ancora 75 Stati classificati come “Stati criminalizzanti” per via del fatto che in tali luoghi gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso siano illegali e severamente condannate dalla legge. In questi stati, gli arresti sotto queste leggi sono molto comuni. Il dato più allarmante è che ci sono ancora Stati membri dell’ONU, perlopiù in Africa e in Asia, dove un atto sessuale tra persone dello stesso sesso può essere punito con la pena capitale.
Ci sono molti paesi con leggi più positive e protettive: 70 Stati delle Nazioni Unite hanno leggi che proteggono la comunità LGBTI della discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale sul luogo di lavoro e 13 Stati hanno una disposizione costituzionale che specifica l’orientamento sessuale nelle loro clausole sulla discriminazione; 40 Stati hanno promulgato una legislazione che persegue il reato di odio e incitamento all’odio. Riguardo al matrimonio omosessuale e alle unioni civili, ci sono 22 Stati che riconoscono il primo e 24 Stati il secondo. Per quanto concerne le adozioni, ci sono attualmente 26 Stati prevedono quelle ordinarie e 23 Stati che permettono la “stepchild adoption”.

Situazione allarmante in Italia

In Italia gli atti sessuali tra persone dello stesso sesso sono legali e c’è un età del consenso legale per gli atti sessuali (tra persone dello stesso sesso o no) dal 1890. L’Italia ha vietato la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale nell’impiego in una legge del 2003. Tuttavia non c’è un divieto costituzionale della discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale. I reati di odio basati sull’orientamento sessuale non sono considerati come circostanze aggravanti nei casi criminali e l’incitamento all’odio basato sull’orientamento sessuale non è proibito in Italia.
Solo 13 paesi europei hanno ratificato leggi che permettono matrimoni tra coppie di stesso sesso e l’Italia non è inclusa tra questi, ma in maggio le unioni civili tra coppie di stesso sesso sono state finalmente riconosciute. L’adozione dal secondo genitore di stesso sesso non è stata inclusa nella legge, anche se viene riconosciuta giudizialmente in alcuni casi.

La situazione in Europa in breve

Il cambiamento più marcato è quello di Malta, il più piccolo dei paesi europei, che è salito alla cima della classifica 2015 dell’indice arcobaleno. Malta ha infatti adottato una legislazione rivoluzionaria e una politica pubblica completa.
Buone notizie anche in Irlanda, dove una travolgente maggioranza ha votato in favore del matrimonio egualitario.
In generale, lo sviluppo più importante del 2015 è la crescente protezione che viene accordata ai diritti umani delle persone transessuali e inter-sessuali: le istituzioni nazionali e europee hanno infatti imparato molto e intrapreso azioni concrete per proteggere i diritti delle persone intersessuali, troppo a lungo ignorati.

Importanti cambiamenti (legislativi) sono necessari

Perché i diritti delle persone LGBTI siano effettivamente garantiti nel mondo, devono ancora essere adottate ancora tante misure politiche e legislative concrete. Il sopporto pubblico per i diritti delle persone LGBTI sta crescendo ma per ottenere un reale progresso è necessario che vengano implementate leggi mirate. E’ solo così che si potrà avere un cambiamento reale e profondo.