Le preoccupazioni di CILD sulla riforma del premierato.
Come CILD, esprimiamo profonda preoccupazione per l’approvazione della riforma del premierato avvenuta nei giorni scorsi in Senato.
Questa riforma, che prevede l’elezione diretta del Presidente del Consiglio, rappresenta una minaccia significativa all’equilibrio dei poteri sancito dalla nostra Costituzione.
Spinta con determinazione dal governo di Giorgia Meloni, la riforma potrebbe portare a un pericoloso accentramento del potere nelle mani di una singola figura politica.
La Costituzione italiana, scritta dopo la caduta del fascismo, fu attentamente progettata per evitare la concentrazione del potere nelle mani di pochi. L’Assemblea Costituente, composta da individui che avevano combattuto contro autoritarismo, guerra e privazione della libertà, garantì un sistema di pesi e contrappesi tra i vari poteri dello Stato. L’elezione diretta del Presidente del Consiglio rischia di minare questo equilibrio, riducendo ulteriormente il ruolo politico e rappresentativo del Parlamento, aumentando perciò il rischio di derive autoritarie.
La rapidità con cui la riforma è stata approvata, senza un adeguato dibattito parlamentare, solleva inoltre seri dubbi sulla trasparenza e sulla legittimità del processo decisionale.
Le opposizioni hanno già espresso serie preoccupazioni riguardo alle conseguenze di questa riforma sulla democrazia italiana.
Inoltre, la riforma rischia di polarizzare ulteriormente la scena politica, portando a una maggiore personalizzazione della politica e incentivando divisioni e conflitti. Questo potrebbe aprire la strada a ulteriori modifiche dell’impianto istituzionale e democratico del nostro Stato di Diritto.
Siamo di fronte a un momento critico per le nostre istituzioni democratiche, che vanno difese per il benessere di tutta la società civile.