Il Narrative Change e la Salute: una collaborazione che fa la differenza
Vi siete mai chiesti in quanti campi si possa applicare il cambiamento narrativo?
Noi di CILD lo stiamo esplorando da anni, grazie al NarrativeLab e numerosi progetti. Questa volta, però, abbiamo raggiunto un traguardo importante, collaborando con un gruppo di accademici e medici esperti di salute e migrazione. Il risultato?
Una pubblicazione su The Lancet, il giornale più prestigioso in campo medico, con la potenzialità di influenzare le politiche sanitarie globali. Questo esito è stato possibile insieme ai e alle colleghe del progetto Horizon DignityFIRM, per la dignità delle e dei lavoratori migranti irregolari nella catena alimentare, adottando un approccio intersezionale e di salute pubblica.
Salute e Migrazione: sfide e opportunità
Nel commentario intitolato “Narrative change for inclusionary health and migration policies” riflettiamo su come la serie di articoli “Addressing migration and health inequity in Europe” su The Lancet evidenzi le discrepanze tra le ambizioni della Copertura Sanitaria Universale (UHC) e l’esclusione reale di molte persone migranti dai sistemi sanitari nazionali. Nonostante la retorica sempre più ostile verso le persone migranti, riteniamo che gli sforzi per l’UHC debbano non solo colmare i “gap di implementazione”, ma anche sfidare le narrazioni che alimentano questi discorsi.
Perché persistono le narrazioni escludenti?
Le evidenze dimostrano chiaramente che i costi delle restrizioni all’accesso sanitario per i migranti superano di gran lunga i benefici. Tuttavia, le narrazioni escludenti continuano a sostenere che limitare i diritti sanitari sia necessario per proteggere le risorse, invocando il nazionalismo del welfare e rappresentando le persone e i lavoratori migranti come “approfittatori”. Nell’articolo, analizziamo la persistenza delle narrazioni escludenti e i loro effetti politici, economici e di erosione del diritto in tempi di crisi.
Promuovere società sane e politiche inclusive: parole e azioni
Come emerso chiaramente durante la pandemia di Covid-19, per promuovere società sane e politiche inclusive, è necessario riconoscere il ruolo delle narrazioni nel processo decisionale. Ciò significa sviluppare una comprensione migliore di quando, come e perché i decisori abbracciano, rifiutano o ignorano le narrazioni, ma anche di come aiutarli a formularne di nuove. Pertanto, consideriamo che la comunità sanitaria si trovi ad affrontare una grande sfida: creare narrazioni coinvolgenti e potenti che ottengano ampio sostegno pubblico, unendo tutte le persone, stanziali o in movimento, per costruire insieme un futuro desiderabile. Per riuscirci occorre costruire alleanze interdisciplinari e multi attoriali, strumentali per cambiare insieme narrative e politiche verso una maggiore inclusione, equità e giustizia sociale.
Per leggere l’articolo completo, cliccate sul link.