Italia accoglie detenuto di Guantanamo: va garantita difesa legale

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“L’Italia fa bene ad aiutare Obama nel processo di svuotamento di Guantanamo, luogo simbolo della detenzione arbitraria, della tortura, della rinuncia all’habeas corpus”. Sono le parole di Patrizio Gonnella, presidente di CILD e Antigone, alla notizia dell’accoglimento per motivi umanitari di uno yemenita detenuto da 14 anni nel carcere militare statunitense.

La decisione del governo italiano è in linea con la dichiarazione congiunta Ue-Usa del 15 giugno 2009 a sostegno della chiusura del campo di detenzione.

“Ovviamente – prosegue Gonnella – è importante che in Italia vi siano i diritti e le garanzie finora non assicurate negli USA. Prime fra tutte un giusto processo, una pena decisa per vie giurisdizionali e l’accesso alla difesa legale”.

Alcuni prigionieri di Guantanamo vi sono infatti detenuti da anni senza che siano state formulate accuse ufficiali o che vi sia stato un processo.
Il Pentagono non ha però fornito alcun dettaglio sulla situazione legale dell’uomo e se sarà soggetto a detenzione in Italia.

“Dal canto nostro – conclude Gonnella – ci mettiamo a disposizione per assicurare, nel caso ce ne fosse bisogno, la difesa a Fayiz Ahmad Yahia Suleiman”.

 

(Foto: Witness Against Torture/Flickr – CC BY-NC-ND 2.0)