La vista dal drone: i migranti al confine sloveno
Questo post fa parte di una serie di news e approfondimenti che si aggiungono alle altre attività che CILD curerà nelle prossime due settimane per 19 Million Project, l’evento di cui siamo co-creatori insieme a Chicas Poderosas.
Migliaia di migranti, un flusso ininterrotto di persone in coda attraverso i campi, tra speranza e disperazione, al confine tra Croazia e Slovenia. Grazie alle riprese aeree di un drone è facile farsi un’idea delle proporzioni del fenomeno migratorio in questa parte d’Europa. E’ la cosiddetta rotta dei Balcani, quella che si è spostata in Slovenia quando l’Ungheria ha deciso di chiudere i suoi confini.
Le riprese del drone (il video qui sopra ne mostra solo una parte, pubblicata dalla redazione Wire del Guardian) sono incredibilmente efficaci, ed è il caso di dire che le immagini dicono molto più di qualsiasi parola. Mostrano anche i migranti che si radunano negli accampamenti al confine sloveno, dove sono arrivati a piedi, dopo un lungo e lento viaggio, come una processione. In pratica si è trattato del trasferimento da un campo rifugiati a un altro.
Il tempismo di questo video è perfetto, se si pensa che arriva proprio nel momento in cui il l’Unione Europea ha raggiunto con i leader dei paesi balcanici un accordo su un piano di 17 punti che ha l’obiettivo di affrontare l’ondata di rifugiati e i migranti che stanno cercando di attraversare gli stati membri attraverso la penisola. Da metà settembre, circa 250.000 persone hanno scelto questa via, con più di 11.000 arrivati in Croazia solo lo scorso sabato 24 ottobre.
Negli ultimi dieci giorni, più di 60.000 hanno attraversato i confini della Slovenia.