Snowden su Twitter e la protezione dei whistleblower

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“Can you hear me now?”

Da ieri Edward Snowden, il whistleblower più famoso del mondo, è su Twitter – un altro di quei luoghi dove si parla molto di lui.

E ci arriva con un “Mi sentite adesso?” che dice molte cose, e con una certa ironia: al momento Snowden segue un solo account, quello della NSA, l’agenzia governativa per cui lavorava e di cui ha svelato l’operato al mondo.

Lo abbiamo accolto anche noi, ricordando una serata speciale, quella in cui ha parlato per la prima volta al pubblico italiano, durante il Festival del Giornalismo di Perugia, in un incontro da noi organizzato in collaborazione con l’American Civil Liberties Union.

Snowden oggi lavora su molti progetti, in particolare con l’organizzazione Freedom of the Press.

Ma anche noi continuiamo a impegnarci sui temi di privacy, sorveglianza e tutela del whistleblowing. Proprio una settimana fa siamo stati invitati a un’audizione presso la Commissione Giustizia (in sessione congiunta con la Commissione Lavoro) per parlare di un disegno di legge sulla protezione dei whistleblowing in Italia.

Ci è stato chiesto di parlare dell’importanza di una legge come questa per la società civile.
Qui c’è il testo della nostra relazione.

Con noi c’erano anche Transparency International Italia, che ha esplorato i più importanti aspetti legali e proposto miglioramenti, e l’Agenzia delle Entrate, che sta sperimentando un sistema interno di whistleblowing, a nostro avviso molto ben fatto e che tiene conto di fattori di rischio per chi si prende la responsabilità e il rischio di una denuncia.

Qui di seguito trovate il video dell’audizione e potete ascoltare gli interventi.

Il mese prossimo il disegno di legge inizierà il suo percorso di discussione in aula.

Il Parlamento ci ascolterà?