Subito il Garante Nazionale dei detenuti: una petizione di Associazione Antigone
[Pubblichiamo un contributo di Andrea Oleandri, Program Officer di CILD e Associazione Antigone]
Nelle settimane scorse l’Associazione Antigone si è fatta promotrice di una petizione, rivolta all’ormai ex Capo dello Stato Giorgio Napolitano, al quale si chiedeva di nominare il Garante nazionale delle persone detenute.
Una petizione che, dopo le dimissioni di Napolitano, resta aperta ed è stata reindirizzata a colui che sarà eletto nuove Presidente della Repubblica, affinché apra il proprio mandato all’insegna dei diritti e delle garanzie costituzionali.
Molti sono stati gli interventi diretti a migliorare la condizione di chi vive privato della libertà nell’ultimo anno e mezzo. Interventi sollecitati proprio da Giorgio Napolitano, anche attraverso un messaggio alle Camere, che con la sua attenzione a questo tema è stato il principale stimolo al Governo e al Parlamento a porre rimedio alle gravissime inadempienze denunciate dalla Corte europea dei diritti umani. Una questione, su questo terreno, è rimasta tuttavia aperta, proprio quella del Garante.
È passato oltre un anno – era il 23 dicembre 2013 – quando fu approvata la Legge che istituiva il Garante Nazionale dei diritti delle persone detenute o comunque private della libertà. Giacente da tre lustri e quattro legislature, ci volle la denuncia di un trattamento di favore dei confronti di una detenuta rinomata, perché il Governo con proprio decreto e il Parlamento con la relativa legge di conversione, ne approvassero finalmente l’istituzione.
Si tratta di un organismo che esiste in tantissimi Paesi democratici e che le Nazioni Unite (Protocollo opzionale alla convenzione contro la tortura) ci chiedono di far nascere al più presto. La legge del 2013 è servita anche a mostrare alla Corte europea dei diritti umani il nostro impegno per la dignità delle persone in carcere.
Eppure, inspiegabilmente, la nomina ancora non c’è.
Per questo la petizione lanciata da Antigone – e che vede primi firmatari Patrizio Gonnella (Presidente dell’Associazione e della Cild), Luigi Manconi (Senatore, Presidente della Commissione Straordinaria per la tutela e la promozione dei Diritti Umani) e Franco Corleone (Garante dei detenuti della Regione Toscana) – chiede al Governo di indicare subito al Capo dello Stato tre persone esperte in diritti umani così come la legge richiede.
“Il Presidente della Repubblica sia messo nelle condizioni di poter decidere. Si passi dalle enunciazioni ai fatti e si provveda a una nomina nel segno della competenza, dell’esperienza, dell’impegno civico a sostegno delle persone private della libertà”.
Si può firmare la petizione a questo link: www.change.org/subitoilgarante