Sgombero Baobab: garantire l’accoglienza è un dovere pubblico, giuridico e morale
È di venerdì scorso l’ennesimo sgombero del Baobab Experience, presidio gestito da volontari in cui si cercava di assicurare accoglienza ai transitanti a Roma.
Identificazioni e sgomberi nell’area della stazione Tiburtina adiacente al presidio di via Cupa sono poi continuati durante tutto il week-end.
Il Baobab è da tempo un fondamentale punto di riferimento per centinaia di migranti nella capitale, che altrimenti sarebbero abbandonati completamente a se stessi: al momento non sembrano infatti esserci alternative in atto e manca del tutto una risposta istituzionale (che non sia, appunto, quella degli sgomberi).
Come spiega Patrizio Gonnella, presidente della CILD e di Antigone:
“sgombrare il Baobab senza offrire una soluzione differente all’accoglienza di decine di uomini, donne e bambini è una vergogna per la città di Roma e per il nostro Paese”.
Gonnella evidenzia inoltre il valore dello straordinario lavoro dei volontari del Baobab:
“Con mille difficoltà, con un grande lavoro del tutto volontario e grazie alla solidarietà di tanti cittadini, associazioni e molte altre realtà, in questi mesi – dopo lo sgombero avvenuto nel dicembre 2015 in cambio della promessa di un luogo dove proseguire la propria attività – i volontari del Baobab avevano continuato ad offrire un’accoglienza il più dignitosa possibile ai migranti in transito che avevano in questo luogo uno dei punti di riferimento“.
Infine, e soprattutto, si condanna l’assenza totale di risposte da parte delle istituzioni alla grave emergenza dell’accoglienza in Italia e si chiede alle autorità competenti – Comune, Prefettura e Questura – di attivarsi prontamente in questo senso:
“Vedere le immagini della tendopoli di fortuna allestita proprio per far fronte alla mancata promessa e i migranti costretti a dormire a terra e all’aperto è un’immagine terribile che segna una sconfitta per chiunque creda nei diritti e nella loro difesa.
E’ un dovere pubblico, giuridico e morale garantire l’accoglienza.
Quindi chiediamo che Comune, Prefettura e Questura, soprattutto oggi, quando in molti versano lacrime di coccodrillo per le vittime della tragedia di Lampedusa, si attivino per una soluzione rapida e rispettosa dei diritti umani“.
Sulla situazione avevano già preso posizione A Buon Diritto, CIR, Action Diritti in Movimento e Radicali con un comunicato congiunto. Oggi pomeriggio è prevista una conferenza stampa degli attivisti e volontari del Baobab Experience.