International Day of Democracy: democrazia, maneggiare con cura

Democrazia
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Oggi in tutto il mondo si celebra l’International Day of Democracy.
Per celebrare il valore e l’importanza della democrazia – di cui stiamo peraltro discutendo in questi giorni all’Athens Democracy Forum (importante conferenza internazionale organizzata del New York Times, di cui CILD è media partner) – vi proponiamo una riflessione del nostro presidente Patrizio Gonnella.

È difficile dire cosa sia la democrazia.
L’intuitività del linguaggio ci rimanda alle nostre percezioni e al sentire comune.
Nel sentire comune la democrazia è una forma di controllo del potere. Luigi Ferrajoli, uno dei più grandi studiosi viventi, ha elaborato una teoria della democrazia, assiologicamente fondata. La democrazia non è mero rispetto delle procedure bensì una pratica di governo, legalmente esercitata, e legittima rispetto a principi sovra-ordinati di natura costituzionale. Dunque non ci si può definire ‘democratici’ solo perché si assicurano le elezioni periodicamente.

Democrazia significa frantumazione di potere che mai deve essere concentrato.
Democrazia significa partecipazione pubblica al potere.
Democrazia significa sovranità nella consapevolezza che la sovranità è a sua volta potenzialmente belligena.
Democrazia significa uguaglianza formale e sostanziale.
Non può esservi democrazia senza il rispetto dei diritti umani. Sarebbe una profonda contraddizione che andrebbe a ledere i principi fondativi della democrazia stessa. Chi delegherebbe ad altri il potere se questo è poi esercitato per violare i suoi diritti?
Non può esservi democrazia senza giustizia. La giustizia è però quella di Antigone, ovvero la giustizia profonda e non l’adesione formale alle leggi.

La democrazia è uno spazio ma è anche un luogo. È da maneggiare con cura.
In una democrazia non c’è spazio per l’arbitrio, per le disuguaglianze, per la violenza. Altrimenti non è democrazia.