Privacy e sorveglianza: la CILD ne parla a Nottingham
Oggi alle 19 l’università di Nottingham ospiterà un dibattito aperto dal titolo Democracy in a Digital Age.
Ricercatori e attivisti parleranno di vari aspetti, dalla pervasività della Rete nella vita quotidiana al modo in cui oggi i movimenti utilizzano i social media, dando poi vita a un dibattito aperto.
Anche la CILD sarà presente, grazie ad Andrea Raimondi, dottorando presso l’Università di Nottingham, che parlerà di censura e sorveglianza.
Andrea ha collaborato con noi nell’organizzazione degli eventi al Festival del Giornalismo e siamo molto contenti di poter continuare a collaborare sui temi che ci stanno a cuore.
Le riflessioni di Andrea partono in particolare dalle ultime misure annunciate dal rieletto governo inglese.
Qui trovate il testo del suo intervento di stasera, dal titolo Security and Democracy.
Ecco come Andrea presenta il suo lavoro:
C’è una crescente tendenza nei governi di tutto il mondo: rafforzare il proprio potere politico attraverso il monitoraggio delle comunicazioni e la censura delle informazioni.
Censura e sorveglianza stanno diventando infatti componenti essenziali del meccanismo di sicurezza, che si propone di preservare la sfera pubblica.
Il breve intervento di oggi si concentrerà sull’impatto della censura di Internet e della sorveglianza sulla democrazia.
In particolare vorrei discutere quali conseguenze sui diritti umani potrebbero avere il Manifesto politico dei Tory (i conservatori inglesi) e lo Snoopers’ Charter, la legge anti-terrorismo del governo inglese, quali conseguenze avranno sui cittadini e come, in realtà, non porteranno a un incremento della sicurezza dei cittadini, ma solo degli interessi di chi detiene il potere.
L’intervento è distribuito con licenza Creative Commons CC-BY