Iniziativa Rule 39

Presentato da CILD con il supporto di Orrick, DLA Piper, Herbert Smith Freehills, Linklaters, Eversheds Sutherland, Osborne Clarke, e Freshfields e guidato dalla avvocata Daria Sartori.
Dal 2021 CILD è orgogliosa di ospitare, con il supporto di 8 studi legali internazionali, la premiata Iniziativa Pro Bono Rule 39 per la protezione urgente dei diritti umani di richiedenti asilo, rifugiati e migranti in Europa, guidata dalla avvocata Daria Sartori, e assistita dalla avvocata Muriel Vicquery.

Attualmente, i cambiamenti nei flussi migratori in Europa, comprese quelle dovute alle crisi che si sono verificate di recente in Ucraina e in Afghanistan, stanno portando a un aumento della frequenza delle violazioni dei diritti umani di richiedenti asilo, rifugiati e migranti. Tali violazioni sono del tutto evitabili e puniscono i gruppi vulnerabili che cercano assistenza.

In risposta, gli 8 studi legali internazionali sopra menzionati e la CILD si sono uniti per dare avvio all’iniziativa Rule 39, un progetto che prevede che avvocati ed esperti forniscano assistenza pro bono a stranieri vulnerabili e alle ONG che lavorano con loro, per presentare casi alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

I lavori dell’iniziativa saranno guidati dalla dottoressa Daria Sartori, avvocato ed esperta in azioni della Corte europea dei diritti dell’uomo. La dottoressa Sartori fornisce agli avvocati volontari degli studi legali partner la necessaria formazione e supervisiona il loro lavoro nell’ambito dell’Iniziativa.

Da quando è stata avviata nell’ottobre del 2021, l’Iniziativa Rule 39 ha costantemente garantirto ai richiedenti asilo, ai rifugiati e ai migranti un sostegno vitale in tutta Europa.

PERCHÉ RULE 39?

Il progetto prende il nome dall’articolo 39 del Regolamento della Corte europea dei diritti dell’uomo, una disposizione che consente ai richiedenti di chiedere un’assistenza in caso di rischio imminente di danno irreparabile. Le richieste dell’articolo 39 sono sono tipicamente utilizzate dalle ONG per:

● fermare i respingimenti collettivi dei richiedenti asilo
● impedire l’espulsione o l’estradizione di individui vulnerabili verso paesi in cui i loro diritti umani sono a rischio.
● Garantire condizioni di accoglienza dignitose.
● Garantire la fornitura di cibo e acqua di sostentamento ai rifugiati e ai richiedenti asilo bloccati in o tra le frontiere.

Grazie ai suoi effetti rapidi, l’articolo 39 può essere usato per fermare le violazioni attive dei diritti umani. Tuttavia, è uno strumento poco conosciuto e spesso mal gestito. L’iniziativa Rule 39 si è concentrata sull’assistenza alle ONG nell’utilizzo di questa forma di soccorso in modo più efficace. Di fronte a un bisogno di assistenza più ampio, il progetto ora prende in considerazione anche anche le domande individuali ai sensi dell’articolo 34 della CEDU.

CHI SARÀ ASSISTITO DALL’INIZIATIVA ARTICOLO 39?

Dato il cambio di regime in Afghanistan al momento del lancio del progetto, l’Iniziativa Rule 39 si è inizialmente concentrata su individui afghani.
In seguito, dato il bisogno purtroppo ampio in quest’area, e di fronte a ulteriori crisi migratorie, il progetto è stato ampliato a favore di richiedenti asilo, rifugiati e migranti in difficoltà di altre nazionalità, laddove vi sia necessità di assistenza nel territorio di qualsiasi Stato membro del Consiglio d’Europa.
Dall’inizio dell’iniziativa Rule 39 ha assistito più di 300 persone e ha forrnito oltre 3.000 ore di assistenza legale pro bono.

Per ulteriori informazioni sull’iniziativa Rule 39 si prega di contattare rule39@cild.eu.