SPOTLIGHT: “Non perdere la memoria”. Patrizio Gonnella,presidente Antigone

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In questo spotlight intervistiamo Patrizio Gonnella, Presidente dell’Associazione Antigone.

 

1. Qual è stato il tuo percorso per arrivare ad Antigone e poi diventarne presidente?

Ho iniziato ad occuparmi di carcere all’inizio degli anni novanta all’inizio della mia carriera sono stato direttore del carcere di Padova  e poi a seguire  di Pisa; lì ho sperimentato cosa è la pena in concreto e a partire dal 1996 ho iniziato a collaborare con Antigone; nel 2005 sono diventato presidente dell’associazione.

2. Cosa trovi di più interessante nel tuo lavoro

Il lavoro è molto interessante perché mi consente di lavorare sull’impatto sociale senza quella mediazione burocratica che da altri punti di vista invece potrebbe costituire un elemento di ostacolo al raggiungimento degli obiettivi. La bellezza di una organizzazione non governativa è proprio questa: essere liberi nella costruzione del proprio impegno di lavoro e nel misurare la capacità di raggiungere determinati risultati e la possibilità di perseguirli in concreto.

3. Qual è la cosa di cui sei più orgoglioso della tua organizzazione?

Qualcosa di cui sono più orgoglioso di Antigone e l’intergenerazionalità e l’interdisciplinarietà.  Ho iniziato nel 2005 come Presidente dell’Associazione ed eravamo qualche decina di persone più o meno tutte a quel tempo sopra i 40 anni;  adesso invece abbiamo una quantità di giovani e di ragazzi che si accompagnano ai più grandi e ai più anziani e quindi abbiamo raggiunto addirittura 500 soci.  Siamo presenti in tutte le regioni italiane e la dirigenza è composta da persone non necessariamente di formazione giuridica.

4. Qual è il tuo desiderio per il settore in questo momento?

In questo momento meglio sarebbe l’inerzia legislativa, in quanto ogni provvedimento che viene preso dal governo tende a peggiorare la qualità della vita in carcere e tende a peggiorare le condizioni della giustizia penale.

5. Chi o cosa ti ispira? (role model o persone che ti hanno ispirato con il loro esempio/lavoro/coraggio)

È difficile dire a chi mi ispiro o a che cosa mi sono ispirato. Probabilmente a volte alcune persone sono state determinanti. Ad esempio chi è stato capace di coniugare vita privata e ruolo pubblico senza farsi prendere né dalla frenesia né dall’egocentrismo o da atteggiamenti autoreferenziali.

6. Cosa stai leggendo in questo momento?

“La Ferocia” di Nicola Lagioia, che è un romanzo, e  il saggio “Terrorismo e società” di Marica Tolomelli.

7. Film preferito?

Dersu Uzala di Akira Kurosawa

8. Flashback a quando avevi 10 anni. Cosa volevi fare da grande?

Quando avevo dieci anni pensavo a cosa avrei fatto a unidici e non cosa avrei fatto a trenta!

9. Il nostro paese ce la farà a diventare migliore se…

Il nostro paese non è così orribile, ci sono cose belle e cose meno belle, ci sono cose che funzionano e cose che non funzionano. C’è un’antropologia molto varia. Comunque si può diventare migliori se non si perde la memoria.

Patrizio Gonnella è professore di Sociologia e Filosofia del diritto all’Università Roma Tre, è presidente dell’associazione Antigone, ha scritto numerosi saggi e libri su giustizia penale, diritti umani e diritti e condizioni nelle carceri.
Dal 2014 al 2019 è stato Presidente
di CILD, del quale è membro.