Collaborazione Italiana Pro Bono per i Rifugiati Afgani (CIPBRA)

Ospitato da CILD con il supporto di Orrick, Dentons, Hogan Lovells e Linklaters, e guidato da Loredana Leo.

CILD è orgogliosa di lanciare e ospitare, con il supporto di quattro studi legali internazionali, la Collaborazione Italiana Pro Bono per i Rifugiati Afgani (CIPBRA) che si concentrerà sulla sicurezza e la protezione dei rifugiati afgani vulnerabili che cercano asilo in Italia.

Gli effetti del ritiro delle forze internazionali dall’Afghanistan nell’agosto 2021 si fanno ancora sentire e la ripresa del potere da parte dei talebani ha creato una situazione pericolosa per i gruppi considerati vulnerabili. La possibilità di sicurezza per questi gruppi di persone in Afghanistan è venuta rapidamente a mancare senza alcun segnale di ripresa, portando ad un aumento dei flussi migratori dall’Afghanistan verso i paesi europei, compresa l’Italia. 

L’escalation di violenza nei mesi successivi alla ripresa del controllo del paese da parte dei talebani ha avuto un impatto drammatico sulla popolazione civile, con oltre 1.600 civili uccisi e oltre 3.500 feriti, la maggior parte dei quali sono donne e bambini. L’OIM Afghanistan ha calcolato che le persone colpite dalla crisi sono più di 3,6 milioni e, a più di sei mesi dal ritorno dei talebani, l’OIM stima che più della metà della popolazione afgana ha ora bisogno di assistenza umanitaria. Più di 700.000 persone sono state sfollate e la popolazione afgana, in particolare le donne e i bambini, si trovano ad affrontare vulnerabilità sempre maggiori rischi per la loro protezione.

La Coalizione italiana per le libertà e i diritti civili (CILD) ha ricevuto diverse richieste di persone afgane che hanno bisogno di assistenza legale per ottenere asilo in Italia, la maggior parte di queste persone che sarebbero considerate particolarmente a rischio (donne e attivisti per i diritti umani). Questi rifugiati hanno urgente bisogno di aiuto perché la loro vita continua ad essere in bilico.

In risposta a ciò, i quattro studi legali internazionali sopra menzionati e la CILD si sono uniti per realizzare l’iniziativa CIPBRA, volta a fornire consulenza e rappresentanza legale pro bono ai richiedenti asilo afgani che cercano di accedere e stabilirsi in Italia. Alcuni cercheranno di ricongiungersi con i membri della famiglia, ma tutti sperano di ottenere l’assistenza umanitaria e le cure che dovrebbero essere loro concesse in quanto rifugiati – la cui importanza è stata sottolineata di recente.

Il progetto CIPBRA è volto a fornire consulenza e rappresentanza legale pro bono principalmente a cittadini afghani che necessitino di protezione e che cerchino di accedere e stabilirsi in Italia.

Al fine di tutelare il diritto all’unità familiare è stata fornita, in primis, consulenza stragiudiziale e giudiziale in materia di ricongiungimento familiare. In particolare, per quanto concerne la fase amministrativa, il nostro team ha interloquito con le Prefetture e le Ambasciate italiane per accelerare i tempi di rilascio del nulla osta e del visto per motivi familiari.

In sede giudiziale sono stati presentati ricorsi ordinari avverso i provvedimenti di diniego del nulla osta o del visto e, soprattutto, sono stati supportati i parenti dei cittadini afghani che hanno riscontrato ostacoli nell’accesso all’Ambasciata per la formalizzazione della domanda di visto per motivi familiari mediante il deposito di ricorsi d’urgenza.

Inoltre, per alcuni cittadini ancora residenti in Afghanistan o nei Paesi limitrofi in pericolo di vita è
stato richiesto il rilascio di un visto umanitario ai sensi dell’art. 25 del Reg. 810/2009.

Da ultimo, sono stati supportati i richiedenti asilo afghani residenti nel nostro Paese durante tutta la procedura di riconoscimento della protezione internazionale, dalla fase di presentazione della
domanda/compilazione del C3 all’audizione davanti alla Commissione Territoriale.