La nostra solidarietà a Sigfrido Ranucci.
La nostra solidarietà a Sigfrido Ranucci. In Italia abbiamo un problema con la libertà di stampa.
Questa notte il giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, è stato vittima di quello che sembra a tutti gli effetti un attentato intimidatorio. Secondo quanto raccontato da Ranucci, relativamente alle prime indagini degli investigatori, un ordigno rudimentale è stato posizionato sotto la sua auto e fatto esplodere, danneggiandola insieme a quella della figlia.
Si tratta di un ordigno, ha raccontato il giornalista, che avrebbe potuto uccidere.
La nostra solidarietà va a Sigfrido Ranucci. Solidarietà cui si affianca una grande preoccupazione, che più volte abbiamo denunciato negli ultimi anni.
Nell’ultimo Media Freedom Report della Civil Liberties Union for Europe, a cui CILD collabora per la parte italiana, avevamo evidenziato come la libertà di espressione in Italia sia sempre più fragile. La concentrazione dei media in poche mani e la conseguente assenza di pluralismo, nonché il controllo politico sul sistema radiotelevisivo pubblico, sono due elementi che limitano di molto la libertà dei giornalisti. A questi però si aggiungono anche le aggressioni o le minacce fisiche, nonché la crescita dell’uso delle SLAPP, azioni legali temerarie utilizzate per silenziare le inchieste che giornalisti e organizzazioni della società civile portano avanti.
Nel 2024, secondo Mapping Media Freedom, sono stati registrati oltre 130 attacchi a giornalisti in Italia.
L’Italia è inoltre il Paese con il maggior numero di SLAPP (26 casi nel 2024). 17 delle 44 cause monitorate contro giornalisti coinvolgono personalità pubbliche e politiche. Un pericolo, quello di queste azioni legali, aggravato dal fatto che in Italia il reato di diffamazione è ancora punito con il carcere.
Abbiamo un problema. Che andrebbe risolto, ma su cui il governo non sembra avere intenzione di intervenire, al netto della direttiva anti-slapp e del nuovo European Media Freedom Act, che richiederebbero interventi urgenti per garantire la libertà di espressione e informazione.