Online la Newsletter del Progetto Europeo CEPOV
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Siamo lieti di condividere gli ultimi aggiornamenti sul progetto “Affrontare il divario nella cooperazione multidisciplinare per migliorare la protezione dei diritti delle vittime” (CEPOV), implementato in Romania, Italia, Germania e Svezia con il supporto finanziario del Programma Giustizia. Il progetto è coordinato dall’Associazione Pro Refugiu in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bucarest, la Coalizione Italiana per le Libertà Civili e i Diritti, l’Università Roma Tre, Solwodi Germania e Scandinavian Human Rights Lawyers. L’attuazione del progetto è iniziata a settembre 2024 e ha l’obiettivo di affrontare le sfide attuali che le vittime di reato incontrano nel godimento dei propri diritti, nonostante l’esistenza del quadro giuridico dell’UE e la sua trasposizione a livello nazionale negli Stati membri.
Questa newsletter evidenzia le principali tappe, eventi e sviluppi che hanno avuto luogo da settembre 2024 a febbraio 2025.
I partner del progetto hanno elaborato una roadmap per migliorare la cooperazione multidisciplinare in termini di identificazione, segnalazione, assistenza e protezione delle vittime di reato. Lo scopo della pubblicazione è fornire linee guida sulle procedure che dovrebbero essere adottate dalle organizzazioni e istituzioni responsabili dell’identificazione, segnalazione e assistenza delle vittime, nonché da attori con specifiche competenze nelle procedure giudiziarie.
Scarica la roadmap qui: Roadmap per migliorare la cooperazione multidisciplinare in termini di identificazione, segnalazione, assistenza e protezione delle vittime di reato.
Qui la versione in inglese: Roadmap for enhancing multidisciplinary cooperation in terms of identification, referral, assistance and protection for victims of crime
Due eventi transnazionali hanno riunito avvocati, procuratori, giudici, assistenti sociali, psicologi, consulenti e altri professionisti con competenze nella protezione e assistenza delle vittime in Romania, Italia, Germania e Svezia, che si sono confrontati in un approfondito dibattito sulle sfide affrontate dalle vittime. L’evento a Roma (4-5 dicembre 2024) ha visto la partecipazione di 33 persone, mentre quello a Bucarest (11-12 febbraio 2025) ha riunito 27 partecipanti. I dibattiti a Roma hanno riguardato vittime di tortura e altre forme di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, vittime di abusi nei centri di migrazione, vittime di crimini d’odio. Invece, le discussioni a Bucarest hanno affrontato il tema delle vittime di tratta di esseri umani, delle violenze di genere e della criminalità informatica. Da questi confronti sono emerse significative lacune nell’attuazione e nell’applicazione delle politiche nei paesi coinvolti nel progetto, portando alla formulazione di una serie di raccomandazioni (ad esempio, rafforzare la protezione dei diritti attraverso una maggiore cooperazione multi/interdisciplinare a livello nazionale e transnazionale; la necessità di condurre controlli regolari per garantire che le vittime ricevano una protezione adeguata e un’assistenza olistica su misura delle loro esigenze; l’organizzazione di più campagne di sensibilizzazione pubblica per contrastare stereotipi e stigmi che purtroppo colpiscono molte categorie di vittime; una migliore raccolta e analisi dei dati sulle vittime dalla prima identificazione fino alla conclusione del procedimento giudiziario).
Infine, siamo entusiasti di informarvi che da marzo 2025 inizieremo l’attuazione delle attività previste nel pacchetto di lavoro 3, che comprendono la realizzazione di corsi di formazione nazionali per 120 professionisti. L’obiettivo di questi eventi è promuovere la cooperazione multidisciplinare e il networking, aiutando i professionisti del settore legale, sociale e di altri ambiti correlati a comprendere meglio le esigenze delle vittime e a garantire loro un’assistenza adeguata alle loro necessità.
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