Una Class Action sui tempi della emersione 2020

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Class Action sui tempi della emersione 2020: chi non ha ricevuto ancora risposta può unirsi entro il 10 gennaio. Depositato al Tar Lombardia anche il ricorso contro la Prefettura di Milano.

Dopo oltre due anni, ancora sono migliaia le pratiche di emersione inevase e pendenti di fronte allo Sportello Unico della Prefettura di Roma ed altrettanti sono i lavoratori e datori di lavoro che si trovano ancora in un fragile limbo giuridico. 

Come riporta anche la Campagna Ero Straniero “Particolarmente complessa, però, la situazione a Roma che rappresenta un vero e proprio “caso”. Su 17.371 domande presentate, infatti, quelle con risposta positiva sono 6.145, mentre 2.544 sono state respinte, ritirate o archiviate ma con solo la metà delle pratiche esaminate. Numeri particolarmente negativi che hanno portato 30 lavoratori in emersione e alcune associazioni a promuovere una class action presso il Tar del Lazio.”

Per questo, in data 05.10.2022 è stata presentata una azione collettiva di fronte al TAR Lazio per l’efficienza della pubblica amministrazione con lo scopo di ottenere la conclusione di tutti i procedimenti pendenti. 

Dal 3 al 10 gennaio 2023 si riapre la possibilità di partecipare al procedimento per tutti coloro i quali abbiano ancora la loro domanda di emersione pendente. 

Il numero del ricorso è RG 11325/2022, la data di udienza è fissata per il 31.01.2023 e per partecipare è necessaria l’assistenza di un legale. 

Chi avesse interesse può quindi contattare un avvocato oppure rivolgersi a Domina Roma Nord (servizioimmigrati@gmail.com) per tutte le informazioni. 

Inoltre, in data 14.12.2022 è stato anche depositato il ricorso collettivo di fronte al TAR Lombardia contro i ritardi dei tempi delle pratiche di emersione pendenti di fronte alla Prefettura di Milano. 

Le azioni sono state presentate oltre che dalla nostra Coalizione, da ASGI, OXFAM Italia, Spazi Circolari, Nonna Roma, NAGA, Domina Roma Nord e Progetto Diritti.

In copertina: foto di JC Kovas via Flickr.