Le ricadute sui diritti dei decreti immigrazione e sicurezza

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di Patrizio Gonnella, presidente CILD

Il governo ha presentato oggi pomeriggio due decreti legge su immigrazione e sicurezza urbana. Misure che destano grandi preoccupazioni per le loro ricadute su diritti e garanzie.

Non c’era bisogno di queste nuove norme in materia di detenzione e immigrazione e di più poteri per i sindaci.

La vicinanza elettorale porta il governo a solcare territori pericolosi per le libertà. Dunque dopo bocciature severe, anche istituzionali, dei Centri di identificazione e espulsione (Cie), ora i centri di detenzione per immigrati si moltiplicano e si creano 1600 posti di reclusione amministrativa.

Inoltre dopo la recente bocciatura da parte della Corte Costituzionale si danno poteri di ordinanza ai sindaci su un terreno, quello della sicurezza, già praticato in modo illiberale, informe e talvolta ridicolo. La sicurezza spetta ai prefetti ed ai giudici, non ai sindaci. Le città hanno bisogno di servizi e non di sceriffi.