Una risoluzione per proteggere i difensori di diritti umani

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La Commissione Esteri della Camera dei Deputati ha finalmente approvato la risoluzione sui Difensori dei Diritti Umani che riprende le richieste di una rete di organizzazioni della società civile italiana* per la protezione degli attivisti impegnati nella tutela dei diritti umani nel mondo e per questo continuamente sotto attacco (come riportato dal recente rapporto di Frontline Defenders).

Nell’inverno scorso la coalizione aveva inviato una prima lettera all’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e poi organizzato il Convegno internazionale“Difendiamoli!” cui erano stati invitati difensori dei diritti umani da ogni parte del mondo – con l’obiettivo di fare pressione sulla Farnesina affinché l’Italia si doti di strumenti di protezione degli attivisti minacciati, sulla scia di quanto fatto da altri paesi dell’Unione Europea e secondo gli orientamenti della stessa Ue in materia.

La locandina della conferenza Difendiamoli! tenutasi alla Camera a novembre 2016.
La locandina della conferenza Difendiamoli! tenutasi alla Camera a novembre 2016.

L’approvazione della risoluzione è comunque solo l’inizio di un lungo percorso.

Ora dovranno essere anche messe a punto diverse modalità di concessione di visti temporanei per coloro che devono lasciare momentaneamente i propri paesi ed essere elaborate e pubblicate linee guida per il personale diplomatico italiano al fine di permettere un monitoraggio del loro lavoro in materia.

Inoltre, la rete italiana sta lavorando per coinvolgere gli Enti locali nella creazione di “città rifugio” che possano dare protezione e accoglienza temporanea agli attivisti in fuga.

Tutto ciò è ancora più importante nell’ottica della prossima presidenza dell’Italia all’OSCE. Come spiega Francesco Martone, coordinatore delle attività di advocacy di Un ponte per…,

“Chiediamo che l’Italia che presiederà il prossimo anno l’OSCE, organismo che ha delle linee guida eccellenti sul tema, metta la questione dei difensori e delle difensore dei diritti umani al centro dell’agenda politica internazionale”.

*La coalizione è composta e sostenuta  da: AIDOS, Amnesty International, Associazione Antigone, Centro di Ateneo per i Diritti Umani, Università  di Padova,Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili, AOI, ARCI, ARCS, Associazione Articolo 21, CGIL , Comitato Giustizia per i Nuovi Desaparecidos, COSPE, Fondazione Lelio e Lisli Basso-Issoco, Giuristi Democratici, Greenpeace Italia, Legambiente, Libera. Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Non c’è Pace senza Giustizia, Operazione Colomba, Radicali Italiani, Rete per la Pace, Terra Nuova, Peace Brigades International – Italia, Progetto Endangered Lawyers/Avvocati Minacciati, Unione Camere Penali Italiane, Un ponte per…, Yaku Onlus.