New regulations on IECs. Individuals illegitimately detained are immediately released.Nuove norme sui CIE. Liberazione immediata per chi è dentro illegittimamente
Yesterday, another step towards the definitive closing of the Identification and Expulsion Centres (IECs) was made, as the Italian Chamber of Deputies has approved and adopted the 2013-bis European Bill containing new rules and regulations regarding the periods of detention in the IECs.
The new bill dispositions state that a migrant to be identified can be detained in an IEC for a total period of 30 days. Shouldn’t the migrant be identified, but should elements allowing his identification be acquired, the police commissioner can ask the justice of the peace for one or more extensions of the measure, without exceeding 90 days of total interment (the previous time limit was 180 days).
There are also new provisions for foreign citizens who have already been detained in correctional facilities. Those who have spent 90 days in a penitentiary can be transferred to an IEC and be detained there for a maximum of 30 days, with no extension to the measure. The old provisions in this case defined a maximum period of 180 days, regardless of the period spent in a penitentiary.
Patrizio Gonnella, president of the Italian Coalition for Freedom and Civil Rights (CILD) stated:
“While we are waiting for a definitive closing of the IECs, this is certainly good news. It is important that this norm be enforced immediately and that all migrants whose internment time limits have exceeded the terms in the provisions of the new bill be immediately released. Especially those who have already been detained in prisons where they should have already been identified.”
Un passo avanti verso l’abolizione dei CIE, i Centri di Identificazione e di Espulsione è stato fatto ieri quando la Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva la Legge Europea 2013-bis, all’interno della quale sono inserite nuove norme relative ai tempi di permanenza nei Centri.
La nuova norma prevede infatti che il migrante da identificare possa essere tenuto all’interno del Centro per un periodo di complessivi 30 giorni. Nel caso la persona non fosse identificata, ma siano emersi elementi che possano rendere probabile una identificazione, il questore può richiedere al giudice di pace una o più proroghe, ma senza superare i 90 giorni di permanenza totale (il termine precedente era di 180 giorni).
Novità anche per gli stranieri che siano già stati trattenuti presso strutture carcerarie. Chi avesse trascorso infatti 90 giorni in un penitenziario può essere trasferito in un CIE ed essere lì trattenuto per un massimo di 30 giorni, senza proroghe. Per loro, con le vecchie norme, i tempi di permanenza nei CIE, a prescindere dal periodo trascorso in carcere, poteva arrivare comunque a 180 giorni.
“In attesa della chiusura definitiva di questi Centri – dichiara Patrizio Gonnella, presidente della Coalizione Italiana Libertà e Diritti civili – quella che arriva dalla Camera è un’ottima notizia. È importante che si dia subito attuazione a questa norma e vengano rilasciati tutti quei migranti per cui i tempi di permanenza abbiano superato quelli previsti dalle nuove disposizioni. In particolar modo per coloro che sono passati dai carceri e che lì sarebbero dovuti essere identificati”.